Regia di Roan Johnson vedi scheda film
Buffi personaggi convergono dai quattro angoli d'Italia su Pineta e sul BarLume, ma ad attenderli non c'è il titolare Viviani : il tenue ma non banale giallo imperniato sull'improvvisa sparizione darà modo di scatenarsi al nutrito cast pieno zeppo di talenti comici. Voto 7.
In questo episodio Pineta diventa una piccola Babele, in cui l'egemonia del vernacolo toscano viene spezzata, o meglio, arricchita da una melodiosa polifonia d'inflessioni dialettali reinterpretate da un manipolo di attori ispiratissimi; si va dal simpatico accento miscellaneo magnogreco dell'impagabile "civil servant" in forte ascesa Tassone (Michele Di Mauro), trasferito in Toscana in pianta stabile e pronto a nuove audaci indagini gastronomiche, al garbato eloquio musicale veneto della new entry Pasquali (Corrado Guzzanti), aggiornamento in veste assicurativa della figura goldoniana del servitore Truffaldino, sino alla sfumata cadenza capitolina dell'altro volto nuovo della serie, il bonario musicista bohemièn Battaglia (Stefano Fresi), senza denari nè grosse ambizioni, ma con un imprevisto nuovo ruolo da affrontare; c'è pure un accenno di lumbàrd nel breve cammeo coiffeuresco di Mara Maionchi. Tra i quattro seniores pilastri del locale, la leadership comica viene presa a suon di bischerate dal Rimediotti (Marcello Marziali), che scopre Internet e sperimenta il terribile potere rimbecillente della rete, trascinando nelle sue teorie non proprio sensate anche l'amico Pilade (Atos Davini). Il Mordecai Richler italiano Marco Malvaldi, benemerito "inventor" della saga, sembra averci preso gusto con le comparsate : anche in questo episodio lo ritroviamo nei panni dell'operaio delle forniture del bar, intento a portare nuova linfa al locale, simpaticamente "ipnotizzato" dalla bella Tizzi che lo comanda a bacchetta.
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