Regia di Sergio Citti vedi scheda film
A pochi mesi dalla scomparsa di Sergio Citti, LaTrincea Film riedita nelle sale il suo quart’ultimo film, uno dei più poetici e belli. Tre saltimbanchi, reduci da un circo fallito, si aggirano per i centri della provincia italiana organizzando un piccolo spettacolo. Siccome non hanno animali a disposizione, interpretano loro stessi le belve. Per sopravvivere, accettano anche di interpretare i Re Magi in un presepe vivente chiamati dal parroco di un piccolo paesino dove non nascono più bambini. A quel punto, tra bevute e crisi mistiche, si calano effettivamente nel ruolo e seguono la stella cometa che, nella loro illusione, potrà rintracciare il Messia che salverà il mondo dalle troppe ingiustizie di cui è testimone impotente. Vecchio progetto più volte accantonato da Sergio Citti nato su ispirazione di Pier Paolo Pasolini e scritto dal giornalista/scrittore/regista David Grieco (già coautore con Citti del bellissimo Mortacci) assieme a Michele Salimbeni, I Magi randagi è una specie di odissea comico-grottesca ambientata sullo sfondo di un’Italia che sta(va) scomparendo contrapposta alla sua interfaccia moderna, tecnologica, cinica. Per Citti rappresentò un felice ritorno alla regia dopo anni di disagi e dimenticanze. La conferma che abbiamo perso un poeta.
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