Nel 1934 Kansas City è una delle poche città americane a non essere coinvolta nella crisi che opprime il paese. Favorevole ai giocatori d'azzardo e agli avventurieri, esercita un attrazione irresistibile su tutti quelli che hanno il gusto del rischio. Il jazz in questa città rappresenta un punto d'unione tra le classi. È in questo universo che si svolge la vicenda di Blondie, giovane telegrafista che intende salvare la vita di suo marito sequestrando la sposa di uno dei politici più influenti di Kansas City.
Note
Quasi tutto concentrato in una notte e nel giorno successivo, segnato da un pessimismo abissale, da una fotografia pastosa e notturna il film è un classico Altman.
"Kansas city" è un film gangsteristico che nell'opera di Altman arriva in un periodo "fortunato" come gli anni 90, che videro il regista riconquistare il favore del pubblico e della critica. Come rievocazione storica degli anni Trenta è puntigliosa e accurata e può contare su sequenze di jam session jazz all'Hey hey club decisamente affascinanti; come film corale non… leggi tutto
Noir con atmosfere veramente azzeccate. La storia non è niente di che e il ritmo è piuttosto blando soprattutto nella parte centrale, ma le bellissime atmosfere, l'ottima prova di tutti gli attori e lo sconvolgente finale lo trasformano in un film sicuramente da vedere ! leggi tutto
Dopo un rapidissimo tris di opere corali e riuscite come I protagonisti-America oggi-Pret à porter (1992, 1993, 1994), Altman ci riprova con Kansas City: l'obiettivo è il medesimo, descrivere un quadro d'insieme che sia onnicomprensivo delle emozioni, delle situazioni, dei costumi, dei pensieri che attraversano un determinato contesto. Qui siamo nella città del titolo nell'anno 1934, cioè… leggi tutto
"Kansas city" è un film gangsteristico che nell'opera di Altman arriva in un periodo "fortunato" come gli anni 90, che videro il regista riconquistare il favore del pubblico e della critica. Come rievocazione storica degli anni Trenta è puntigliosa e accurata e può contare su sequenze di jam session jazz all'Hey hey club decisamente affascinanti; come film corale non…
Autore. Ribelle. Innovatore. Narratore. Folle. Padre di famiglia. Regista. Artista. In altre parole: Robert Altman. A lui, al suo cinema e alla sua… segue
Dopo un rapidissimo tris di opere corali e riuscite come I protagonisti-America oggi-Pret à porter (1992, 1993, 1994), Altman ci riprova con Kansas City: l'obiettivo è il medesimo, descrivere un quadro d'insieme che sia onnicomprensivo delle emozioni, delle situazioni, dei costumi, dei pensieri che attraversano un determinato contesto. Qui siamo nella città del titolo nell'anno 1934, cioè…
Una splendida "fotografia" storica degli anni 30, un vero tributo alla musica jazz.
Ambientazioni, colori, musiche, tutto armonico e veramente empatico.
Mi pareva quasi di percepire l'odore dei posti
Emanuela Martini,"Cinema al Cinema",Film Tv : Una decina di personaggi,almeno altrettanti secondari,i jazzisti dell'Hey Hey Club.A Kansas City,nel 1934,in un pugno di ore si intersecano e si compiono i destini dei personaggi del film di Altman.Blondie,una telegrafista che vorrebbe assosmigliare a Jean Harlow,e Carolyn,la moglie del candidato democratico,drogata di laudano;Johnny…
Suppongo che quello che più interessasse Altman nella realizzazione del film fosse l'affresco di un luogo in un determinato tempo, ovvero Kansas City negli anni Trenta, tra gangster, piccoli ladruncoli, politici e musicisti. E l'affresco è riuscito, anche se la storia è un'esile trama. Gli intermezzi jazz faranno la contentezza di tutti gli appassionati del genere, ma potrebbero risultare…
Noir con atmosfere veramente azzeccate. La storia non è niente di che e il ritmo è piuttosto blando soprattutto nella parte centrale, ma le bellissime atmosfere, l'ottima prova di tutti gli attori e lo sconvolgente finale lo trasformano in un film sicuramente da vedere !
non avra' il passo e l'ispirazione dei suoi capolavori, ma tra i film piu' recenti di Altman e' uno dei piu' fedeli ai suoi principi, al suo stile, ai suoi contenuti. E' un altro affresco di un America cupa e violenta, basata su una democrazia spesso fittizia e malata. Altman ci dice cose non banali sul razzismo e sul sistema politico americano (questa volta di mira c'e' la sinistra), col suo…
noir con atmosfere perfette e ritmo lento per un altro gran film del maestro altman.la storia e' bella,ma quello che conta davvero sono gli attori perfetti,la messa in scena di una classe sopraffina e la fotografia scura e bellissima.bellafonte e' grande e altman si conferma il grande autore che e'.
Cosa dire di questo stupendo ennesimo capolavoro di Altman,semplicemente bellissimo, la cosa che piu' sorprende e' come un anziano signore di oltre settantanni che ha dato tutto se stesso al cinema possa ancora sfornare opere limpide, fatturate in maniera semplicemente perfetta come questo Kansas city, che ci narra di come questa nostra "cara" America si sia fatta le ossa in un tessuto sociale…
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Commenti (1) vedi tutti
6.5
commento di nico80