Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Il genere catastrofico parve tornare in auge a metà degli anni Novanta, trovando il suo apice nel trionfo oscarizzato di "Titanic" ( ma comunque siamo da altre parti, cinematograficamente parlando), e una star un pò ingolfata come Sylvester Stallone ci si tuffò a capofitto in questo dramma sotterraneo in cui un gruppo di persone, al solito abbastanza composito, rimane bloccato in un tunnel sotto New York, con l'eroe ovviamente in crisi e malgiudicato dal prossimo che riesce a portare a compimento la propria missione, sia pur in maniera difficoltosa. Cohen non è il primo venuto,e riesce a imbastire una pellicola avventurosa che, pur tra varie inverosimiglianze ( il metodo con cui Kit Latura-Sly riesce a salvarsi nel finale è abbastanza allucinante) ha la sua dose di divertimento per lo spettatore che riesce a guardare smaliziato, ma in cerca di un film che comunque ha una sua dignità spettacolare. A differenza di altri film del genere, "Daylight" ha il vantaggio di un discreto cast, e di non fondarsi interamente sul protagonista, che offre una prova meno monolitica di quelle che nel periodo forniva ( "Dredd", "Lo specialista").
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