Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Attimo fuggente nautico firmato da Scott con la solita maestria alla cinepresa ma questa volta purtroppo sceneggiatura dialoghi e personaggi sono risibili, infantili e per niente memorabili.
La storia di Chris Sheldon skipper di lungo corso che negli anni sessanta deve temprare i suoi tredici apostoli attraverso un viaggio annuale a zonzo per i Caraibi sul brigantino Albatross è noiosa come un concerto dei Van Halen senza Eddie e la retorica finale sviolinata e gratuita è la pietra tombale di uno degli insuccessi più fragorsi e meritati per Ridley Scott.
Il protagonista è interpretato da Jeff Bridges che a mio parere non si è divertito per niente a fare sto film, anzi ho l'impressione che si rese ben presto conto che sarebbe colato a picco e quindi c'è una simmetria notevole fra il destino dell'Albatross e la pellicola che ne racconta la storia: Chris Sheldon fa il duro, sciorina massime e dispenza rimproveri che sono lezioni di vita ma poi liquida la moglie con un bel "non mi va" quando lei lo richiama ai suoi doveri di marito e porta la sua nave e il suo giovane equipaggio in bocca a quella tempesta bianca (white squall del titolo originale) dimostrando di essere un irresponsabile ed anche un coglione, quanto meno la sequenza ravviva il film, innesca la tensione e dà la possibilità a Scott di dimostrare che grande regista sia.
Terrificanti i giovani cadetti: scritti male, imboccati con dialoghi da bambini delle elemetari ed interpretati da giovani di scarso talento e personalità inesistente tanto che nessuno farà una grande carrira.....il tempo è galantuomo, ufficiale e gentiluomo.
La chiosa spetta alla scena del delfino davvero sgradevole ed inutile, spero solo che sia frutto di un tocco di magia di Scott che l'ha resa così credibile altrimenti sarebbe da denunciarli alla protezione animali visto che è anche stata inserita in quello che si può considerare uno dei suoi film peggiori e trascurabili.
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