Trama
La vita di Camille, solitaria adolescente di periferia, cambia drasticamente il giorno in cui stringe amicizia con un gruppo di ragazze appassionate di skateboard. Mentre muoverà i primi nel mondo della sottocultura degli skater, inizierà a capire il vero significato dell'amicizia e a conoscere meglio il suo io interiore.
Approfondimento
SKATE KITCHEN: UNA RAGAZZA E LA CULTURA DELLO SKATEBOARD
Diretto da Crystal Moselle e sceneggiato dalla stessa con Aslihan Unaldi e Jennifer Silverman, Skate Kitchen racconta la storia di Camille, una giovane e introversa ragazza di Long Island che incontra un gruppo di ragazze skater newyorchesi che si fanno chiamare Skate Kitchen. Camille diventerà presto un membro del gruppo, litigherà con la madre e si innamorerà di un misterioso skater, scoprendo che una relazione con lui sarà più complicata da gestire di un'acrobazia con la tavola.
Con la direzione della fotografia di Shabier Kirchner, le scenografie di Fletcher Chancey, i costumi di Camille Garmendia e le musiche di Aska Matsumiya, Skate Kitchen racconta dunque la storia di una ragazza alla scoperta di sé stessa e dell'importanza dello spirito di squadra, facendosi largo in mondo ancora dominato dalla figura maschile. A raccontare meglio il progetto sono le parole della stessa regista: "Skate Kitchen è il nome di un vero collettivo femminile di skateboard e il cast del film è composto per la maggior parte da vere skater, che ho conosciuto tempo fa su un treno. Ero seduta al mio posto quando le ho sentiti chiacchierare e, notando il loro interesse per lo skateboard e il loro essere soggetti interessanti, mi sono fatta avanti proponendo l'idea di un progetto video. Ci siamo scambiati i numeri di telefono, ci siamo incontrati, abbiamo chiacchierato e mi sono lasciata ispirare dalle loro storie. Non ne sapevo molto di skater donne e di quante difficoltà o intimidazioni affrontano per affermarsi. Abbiamo realizzato allora un cortometraggio per Miu Miu, That One Day - Women's Tales #12, e lo abbiamo presentato alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia: è stato quello il vero punto di partenza per il lungometraggio, il cui progetto pian piano ha attirato attenzione".
"In un primo momento - ha continuato la Moselle - volevo farne un documentario. Sono stata poi convinta da Kim Yutani (selezionatrice del Sundance) a tentare la strada del lungometraggio di finzione. Ho buttato giù una storia e, in breve tempo, grazie a un workshop con le altre due sceneggiatrici, ho avuto una bozza di sceneggiatura pronta. Con le skater abbiamo cominciato a improvvisare un mese prima delle riprese e, continuando a osservarle, ho modellato ulteriormente i loro personaggi facendomi guidare da cose che sono realmente accadute nelle loro vite. In maniera unica, si sono ritrovate a interpretare personaggi ispirati a loro stesse. Hanno lavorato sodo per 37 giorni d'estate, sottoponendosi a 12 rigorose ore al giorno di fatica, cinque giorni su sette (e spesso anche sei). Il loro entusiasmo però non si è mai smorzato e grazie a una di loro, Rachelle Vinberg, siamo riusciti a interessare via Instagram anche Jaden Smith".
Il cast
A dirigere Skate Kitchen è Crystal Moselle, regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense. Nata a San Francisco nel 1980, si è laureata in Arti Visive a New York e ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival con The Wolfpack, il documentario che l'ha vista esordire come regista nel 2015.… Vedi tutto
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