Regia di Aneesh Chaganty vedi scheda film
Thriller anticonvenzionale e riuscito
Un padre alla ricerca della figlia improvvisamente scomparsa.
Uno dei lati positivi della rete è da sempre quello di dare visibilità a chi non è figlio d’arte, ai così detti figli di nessuno, giovani artisti emergenti ansiosi di mostrare le proprie qualità. Questo è stato il caso del regista Chaganty, fattosi notare grazie ad uno spot su youtube e due anni dopo al Sundance grazie a questo thriller originale e riuscito.
David Kim (John Cho, visto nel reboot della saga “Star Trek”) è il padre che si mette sulle tracce della figlia sedicenne Margot, scomparsa dal giorno alla notte. Il genitore comincia ad indagare utilizzando gli unici indizi disponibili, forniti dal computer della ragazza. Parte così un indagine serrata nei meandri della rete, fra un profilo e l’altro, alla ricerca di qualunque cosa possa scoperchiare il vaso di Pandora e dare una svolta alle indagini, che intanto vengoni gestite ufficalmente dalla detective Vick (un’ottima Debra Missing – un nome un programma-)
Il pregio di questo thriller è senz’altro quello di saper raccontare una storia in maniera originale, senza cadute di ritmo o stile, come sempre più speso accade in prodotti che trattano i pericoli della rete. Sorprende la capacità del regista di narrare in maniera anticonvenzionale l’indagine, che ha comunque un suo spessore e credibilità e il cui epilogo potrebbe facilmente sorprendere anche lo spettatore più scafato. Tra una schermata del pc ed uno split screen subiamo un esperienza totalizzante ed immersiva, venendo risucchiati anche noi nelle infinite possibilità della rete ; ma il film ha anche cuore, lo si capisce subito dal doloroso e toccante incipit e lo si percepisce dalla disperata ricerca del padre, assalito da dubbi e sensi di colpa.
Si può stabilire un rapporto cristallino e davvero sincero con i propri figli adolescenti?
Impossibile non mettersi in discussione
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