Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Dopo l’azzeccata accoppiata di Viaggi di nozze torna (ahimè) Claudia Gerini, scelta che qui non risulta altrettanto vincente, il fatto che poi non la sceglierà più fino a Grande grosso e Verdone (altro doppio ahimè) è un segno? Mentre Verdone si perde tra le piogge di Bruxelles e le atmosfere cupe e traditrici che ritroveremo da qui in poi in quasi tutti i suoi film, l’incupimento del giullare romano da’ una sterzata al genere dei suoi film che passa dalla commedia pura a quella impegnat(iv)a che però non attira la mole di pubblico dei precedenti film ma fa’ restare al seguito di Carlo solo i fan più cari e quelli (forse) meno esigenti, almeno in termini di comicità. Carlo è triste, più del solito, Claudia è svogliata, tranne nei momenti in cui finge di cantare. C’è poca allegria e molta malinconia per un non lieto fine chiaro a tutti, forse a Romeo in primis. Il debutto nell’impegnato che da qui in poi si farà sempre più spazio nelle pellicole del Carlo nazionale.
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