Regia di Panos Cosmatos vedi scheda film
Un film di sangue e vendetta, "fumoso" in ogni senso. Negli Stati Uniti Nord- Occidentali, all'inizio degli anni '80 - così è lsciato intendere - una coppia, Mandy e Red, conduce una tranquilla esistenza tra una isolata casa nei boschi ed un piccolo negozio. Mandy, però, ha la sfortuna di diventare oggetto delle morbose attenzioni di una piccola setta di personaggi completamente sottomessi a Jeremiah, una sorta di santone sanguinario completamente fuori di testa. Lo sparuto gruppetto di invasati irrompe in casa della coppia uccidendo barbaramente Mandy, la quale, anche dopo essere stata drogata e seviziata, ha il coraggio - o la prontezza di spirito - di ridere di Jeremiah. Red è ferito, ma sopravvive e, procuratesi le armi, si mette sulle tracce della banda, per portare a termine una sanguinosa vendetta. La trama e' molto semplice ed i fatti raccontati sono pochi. La peculiarità del film e' nella scelta delle scenografie, della colonna sonora, degli effetti speciali e del montaggio. In un luogo e tempo appena definiti, lo scontro tra il bene ed il male si consuma sullo sfondo di pochi elementi essenziali, tra fumi, nebbie, scale cromatiche alterate, sequenze oniriche ed altamente simboliche, probabilmente scelte per legare le prospettive dei personaggi all'uso ed abuso di droghe. All'insensata ferocia di Jeremiah, un profeta del nulla che gode di smisurata adorazione da parte dei suoi adepti corrisponde la determinazione di Red - interpretato da un Nicolas Cage inusualmente barbuto - nel vendicare la propria donna; egli, da uomo pacifico, non esita a trasformarsi in una belva per portare a termine, coperto di sangue, la propria missione. Seppur riconosca l'estrema particolarita' dello stile, che sembra voler rievocare atmosfere degli anni '70 ed '80, a me il film non e' piaciuto. L'esilita' della trama ed i pochi avvenimenti sono narrati con estrema lentezza; il regista concede molto spazio ai vaneggiamenti di Jeremiah, alle sequenze con spargimento di sangue, molto frequenti nella seconda parte del film, al dolore di Red. La colonna sonora crea atmosfera, ma non aiuta a tener vivo l'interesse, che per me ha avuto un guizzo verso la meta' del film, nel momento in cui il protagonista, dopo aver assistito alla trucida esecuzione di Mandy, organizza la propria vendetta, senza rivolgersi ad una qualsiasi autorita', completamente assente nella storia. Da li' in avanti, la narrazione torna ad essere eccessivamente complessa, ancora con sequenze buie, "fumose", sanguinose. Un tentativo di far qualcosa di diverso, con il risultato di apparire un po' troppo di "maniera" e poco di "sostanza".
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