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Mandy

Regia di Panos Cosmatos vedi scheda film

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La recensione su Mandy

di undying
1 stelle

Uno dei più inguardabili film di tutti i tempi. Senza storia, con pessime interpretazioni, brutti effetti speciali e una fotografia da cecati. Oltre il trash, ben più del kitsch: Cosmatos regista batte Ed Wood cineasta, dieci a zero!

 

locandina

Mandy (2018): locandina

 

Figlio d'arte, Panos Cosmatos mette mano ad un film inclassificabile del quale diventa pressoché impossibile farne una sinossi. In via eccezionale, dato che la stessa è reperibile un po' ovunque, questa volta eviteremo di scriverne la trama. Non è ben chiaro, però, come alcuni collochino gli eventi nel Pacifico nord-occidentale, mentre altri nel deserto del Mojave. Mi faccio dunque coraggio, visto che davvero stavolta non ci ho capito la classica "mazza". Qualcuno tira in ballo anche l'anno 1983. Si capisce che gli eventi non sono riferiti all'attuale periodo ma (se non è successo quei dieci minuti che Morfeo mi ha graziato, facendomi chiudere gli occhi) nel film non è dato alcun riferimento spaziale e/o temporale. Mandy è di una noia davvero mortale, con questi personaggi grotteschi che fanno facce da rintronati (vedere Nicolas Cage, con look cristico per via di un barbone caricaturale, sul finale).

 

Nicolas Cage

Mandy (2018): Nicolas Cage

 

Ma oltre ai dialoghi penosi (ad esempio l'incazzatura del protagonista perché gli hanno rovinato la maglietta è da Oscar dell'idiozia), Cosmatos ottiene un risultato che rasenta l'inguardabile: una fotografia indecente impedisce di vedere quel che accade nelle scene notturne e buie, spesso sfumate in tonalità psichedeliche ovvero rosso, blu e verde (cifrare foto sotto).

 

scena

Mandy (2018): scena

 

Gli effetti speciali sono meno che approssimativi e la colonna sonora è (in)degna del tutto, basti dire che il pezzo più interessante è sparato dall'impianto stereo di The Chemist (Richard Brake): in una sequenza delirante in cui il personaggio lava la macchina (tutto da vedere in che contesto), si odono le voci di Cielito Lindo - Pedro Infante (e qui si nota come Gli scariolanti ne siano in debito, per un pezzo da balera romagnola che ha la stessa base musicale). "Ahi ahi ahi... siamo gli scariolanti!"

 

Andrea Riseborough

Mandy (2018): Andrea Riseborough

 

Cosmatos finisce, dopo questa incomprensibile via di mezzo tra fantasy e grottesco, dritto nella classifica dei più pericolosi registi attualmente in circolazione. E Nicolas Cage lo segue a ruota come attore, offrendo una interpretazione da Oscar dell'impossibile! Intendiamoci, Mandy non è un pessimo film solo per una questione di brutta sceneggiatura (cosa più che evidente) ma a causa di una tragica realizzazione su tutti i versanti! Due ore di tortura, che potrebbe essere convertita in tecnica di supplizio cinese: altro che goccia d'acqua sulla fronte, Mandy ti spappola il cervello se non ti distrai durante la visione! E, comunque la si pensi, horror proprio no, questo non lo è! Nonostante lo strillone in locandina voglia convincere lo sprovveduto spettatore del contrario.

 

Nicolas Cage

Mandy (2018): Nicolas Cage

 

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