Espandi menu
cerca
Mandy

Regia di Panos Cosmatos vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6728
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Mandy

di alan smithee
6 stelle

locandina

Mandy (2018): locandina

TFF 36 - AFTER HOURS
Red Miller è un boscaiolo che si è costruito una nuova vita con la moglie Mandy in un luogo esotico sul Pacifico.
Quando il loro chalet di montagna viene attaccato da una orda di pazzi drogati facenti parte di una setta eretica dalle consuetudini deplorevoli, deviati ancor più a causa di una partita di LSD compromessa più del dovuro, e costoro arrivano ad uccidergli la moglie, per Red non si sarà altro spazio nel suo cuore e nel suo agire,  che dedicarsi ad una sanguinosa, letale vendetta nei confronti degli spietati assassini.
Il sangue sgorghera' a fiumi...la sete di vendetta sarà placata.

Nicolas Cage

Mandy (2018): Nicolas Cage

Ned Dennehy

Mandy (2018): Ned Dennehy

Mandy, del regista folle - figlio di George Pan - ovvero Panos Cosmatos, forte di un indispensabile Nicolas Cage, geniale nel prendersi in giro a proposito delle bufale più insalvabili in cui è incappato nella sua altalenante carriera hollywoodiana, è uno scult totale: così trash da diventare epocale, così brutto da non poter essere considerato davvero brutto.
Provare per credere.
Scene madri almeno tre: quella lunga in cui Cage appare impacciato e stordito in slip con le gambe grassocce e pelose: il sangue del nemico decapitato che sgorga direttamente in gola a Cage facendogli fare pure i gargarismi....hihi fantastica....e le facce dalle espressioni impossibili di Cage nel finale esilarante e solutorio.

Nicolas Cage

Mandy (2018): Nicolas Cage

Andrea Riseborough

Mandy (2018): Andrea Riseborough

Per Cosmatos, che pare rendere omaggio con questo film, alle famigerate produzioni anni '80 della Cannon di Golan/Globus, Mandy rappresenta un passo avanti rispetto al più ambizioso precedente "Beyond the black rainbows", troppo pesante e troppo poco esilarante, come invece risulta questo incontenibile spudorato, fetente pasticcio trash.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati