Hugh, Ben e Lelia sono tre fratelli neri dalle aspirazioni artistiche e intellettuali, destinati a scontrarsi con la mediocre realtà dell'ambiente che frequentano, ma anche con il velleitarismo dei loro castelli in aria. Leila, per esempio, incontra un giovane che la seduce e poi, saputa la sua condizione sociale, la abbandona. Ad aspettarli alla fine ci sarà soltanto il compromesso o la deriva.
Note
Esordio alla regia di John Cassavetes che, per completare il cast, si rivolse all'autorevole "New York Times". Un film semidocumentario che segnò un nuovo modo di far cinema. Charles Mingus firma la seducente colonna sonora.
Sensibile ritratto, dal ritmo sincopato, di tre fratelli di colore molto diversi tra loro sia nel carattere che nella pelle (chi è più scuro chi meno) e degli effetti devastanti che il razzismo esercita sulle persone. Il racconto, molto improvvisato, piacevolmente goffo, procede con energia in assoluta libertà. Crudo e spinoso ma emozionante!
Che bello! Shadows è un'esperienza meravigliosa, un girovagare senza meta da cui lasciarsi coinvolgere e trasportare e niente meglio di Mingus poteva accompagnare questa pellicola-performance.
L'esordio dietro la macchina da presa di John Cassavetes è un film che ha fatto storia per svariati motivi, e in primis perché viene considerato uno dei fondatori del cinema indipendente americano. E' un'opera coraggiosa e in anticipo sui tempi nell'affrontare tematiche spinose come quella del razzismo, su uno spunto narrativo curiosamente simile a quello de "Lo specchio della… leggi tutto
A New York tre fratelli neri, Hugh, Ben e Lelia, si arrabattano nell’ordinario squallore della vita quotidiana: Hugh canta in locali di terz’ordine, Ben passa le sere a rimorchiare ragazze insieme ai suoi amici scioperati, Lelia (che ha la pelle molto chiara) si fa sedurre da un bianco. Primo film di Cassavetes e germe di tutto il suo cinema futuro: personaggi mediocri, storie… leggi tutto
Lelia (Lelia Goldoni), Ben (Ben Carruthers) ed Hugh (Hugh Hurd) sono tre fratelli afroamericani di pelle chiara. La donna frequenta un circolo esistenzialista della buona borghesia cittadina, sogna l’amore di una vita ma le delusioni sono più frequenti. Ben e il più inquieto dei tre, suona la tromba e vorrebbe vivere facendo il musicista, ma intanto se ne va in giro con due…
Lontano dai bagliori rutilanti di Hollywood c'è un cinema diverso, sperimentale, che genera da mezzi scarsi, sfruttando luci naturali e scenografie preesistenti. Un cinema povero tecnicamente in cui l'improvvisazione gioca un forte impatto sul risultato finale dando forma ad idee originali e difficilmente vendibili. La sceneggiatura, spesso, si riduce a tracce buttate…
Ho scoperto praticamente dal nulla che se hai Amazon Prime, hai accesso anche alla piattaforma streaming e con grande gioia ho scoperto che il catalogo filmico è veramente notevole, con film di tutti i tipi e gusti, molto spazio anche a pellicole d'autore e d'annata, rispetto a quella bufala sopravvalutata di Netflix non c'è proprio paragone e grazie ad Amazon ho potuto vedere…
Sbagliato, inutili cialtroni. Ossessi sessuali che altro non siete.
"Final cut"! (No, non ho detto cunt.)
Scrivere. Fallire. Riscrivere. Fallire ancora. Ancora riscrivere. Fallire meglio (come diceva quello,…
L'esordio dietro la macchina da presa di John Cassavetes è un film che ha fatto storia per svariati motivi, e in primis perché viene considerato uno dei fondatori del cinema indipendente americano. E' un'opera coraggiosa e in anticipo sui tempi nell'affrontare tematiche spinose come quella del razzismo, su uno spunto narrativo curiosamente simile a quello de "Lo specchio della…
Il fascino della cosidetta "opera prima" resta scolpito nella mente di ogni cinefilo: alcuni registi hanno lanciato la propria carriera attraverso pellicole rivoluzionarie e talvolta indimenticabili. Ecco la lista…
Figlio naturale della rust-bible belt che da sempre tiene su le brache delle badlands white-trash che punteggiano il Grande Paese sotto il Grande Cielo, ma nato in quella toppa per ginocchia ch'è Tacoma,…
Era da un po' che volevo celebrare quello che tutti (o quasi) sanno (perché lo cito troppo spesso) sia il mio genere musicale preferito: Il Jazz!!!
Musica soprattutto afroamericana, diffusa per lo più in…
viene considerato un film jazz. nonostante gli anni è ancora al pari coi tempi che viviamo. un insolito indovina chi viene a cena, o piuttosto indovina chi non ci ritorna. il disagio è palpabile, in particolare il disorientamento della protagonista leila.
A New York tre fratelli neri, Hugh, Ben e Lelia, si arrabattano nell’ordinario squallore della vita quotidiana: Hugh canta in locali di terz’ordine, Ben passa le sere a rimorchiare ragazze insieme ai suoi amici scioperati, Lelia (che ha la pelle molto chiara) si fa sedurre da un bianco. Primo film di Cassavetes e germe di tutto il suo cinema futuro: personaggi mediocri, storie…
VOTO 8,5 STREPITOSO In anticipo sui tempi di almeno 10 anni, Cassavetes firma un saggio di stile (un vero e proprio manifesto stilistico, poetico, cinematografico) di straordinaria intensità. Primi, primissimi piani che invadono lo schermo ed obbligano lo spettatore a lasciarsi trasportare in una dimensione realistica dove le emozioni colpiscono direttamente fino al profondo del cuore.…
Ritratto a ritmo di musica di una generazione intraprendente, ma confusa; curiosa, ma superficiale; inquieta, ma senza veri ideali da rivendicare. La beat generation di John Cassavetes sembra ignara del fatto che stare al mondo non significa girovagare in libertà, ma impone di confrontarsi con la vita, entro gli spazi limitati dalle regole, dalle convenzioni, dai pregiudizi che, nel bene…
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
"Il film che avete appena visto era un'improvvisazione". Così si conclude "Ombre". Non è solo un film sul disagio di una famiglia (nera, in cui due fratelli su tre sono bianchi o comunque a questi ultimi più simili). Si respira un'aria di disagio in generale, anche se non mancano le parti più "Leggere" e dove con stile semidocumentaristico (in un iperrealista bianco e nero) e improvvisazioni…
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Grazie, Riccardo III, hai voluto dare consistenza ad un' ombra! Te ne sono MOLTO grato.
Le ombre. Si pensi anche solo a Veronika Voss, ove, delle ombre viene detto…
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Commenti (4) vedi tutti
Sensibile ritratto, dal ritmo sincopato, di tre fratelli di colore molto diversi tra loro sia nel carattere che nella pelle (chi è più scuro chi meno) e degli effetti devastanti che il razzismo esercita sulle persone. Il racconto, molto improvvisato, piacevolmente goffo, procede con energia in assoluta libertà. Crudo e spinoso ma emozionante!
commento di marco biChe bello! Shadows è un'esperienza meravigliosa, un girovagare senza meta da cui lasciarsi coinvolgere e trasportare e niente meglio di Mingus poteva accompagnare questa pellicola-performance.
commento di saturaVoto 5. [15.02.2010]
commento di PPContinuo sfaccettarsi delle apparenze,di ombre,geniale l'interpretazione.
commento di IVANSELVA