Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Homo homini lupus: il futuro dell'Italia visto attraverso l'occhio di Garrone. Un film espressivamente potente, dai contenuti crudi, dalla fattura notevole.
Ecco una puntuale fotografia del futuro prossimo riservato alle nostre vite in questa nostra vituperata nazione, lasciati soli di fronte all'avanzare inesorabile del disagio e dell'incrudelimento verso il prossimo. Uno stato civile che non prevede più una divisione tra il bene ed il male, ma solo sfumature di grigia cattiveria degli uni contro gli altri. Sopraffazione e sopravvivenza, gli unici valori ai quali votarsi. L'uomo dipinto come lupo degli altri uomini, in un mondo nel quale l'amore vero può essere dedicato solo ai propri figli o agli animali, gli unici esseri che possono ricambiare con un disinteressato gesto d'affetto. Un grande Garrone dirige con piglio feroce questo dramma a tinte molto forti, dalla potenza espressiva notevole e dalla ritmica sincopata. Lo spettatore è sempre sul punto di aspettarsi il peggio, inchiodato di fronte allo schermo dalla consapevolezza di una storia che non può che portare ad un tragico finale. Recitazione ad alti livelli e contenuti importanti ne fanno un grande film. Potente.
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