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Dogman

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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ShermanMcCoy

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La recensione su Dogman

di ShermanMcCoy
8 stelle

Un mondo difficile. Un destino infame. Bravi Marcello Fonte e Edoardo Pesce, ben diretti da Garrone. Lascia il segno.

Succede che nasci, in un corpo. Il corpo che ti appartiene, e che in fondo non è altri che te. Non hai scelto il tuo nome, Marcello, né in quale famiglia nascere; e nemmeno il luogo. Che ti piaccia oppure no. 

Ti sei sempre dato da fare. Un servizio di toelettatura cani che aprirlo ti sarà costato un botto.

Ci hai messo l'anima in quello che fai. Un po' per sopravvivere, in un mondo non facile. Un po' per amor proprio. E un po' (e soprattutto) per tua figlia Alida. Che se non c'era lei a darti una ragione per (r)esistere, col cazzo che ti mettevi all'opera ogni giorno col sorriso sulle labbra in quel quartieraccio.

Senza la gioia, la consapevolezza di essere importante per qualcuno.

Una bambina che ha dei sogni, le cose belle a cui nessuno dovrebbe rinunciare. Sogni che tu vivi insieme a lei, è una rinascita per te. 

Passi da un mondo bello, pulito, pieno di amore disinteressato e leggerezza, a un mondo schifoso, disumano, fatto di coca, compromessi inaccettabili e azioni indegne.

Dovevi dire no dall'inizio, tirarti indietro di fronte a certe proposte o intimidazioni, o meglio allontanarti da quel quartiere, dove uno come te proprio non poteva farcela ad uscirne bene.

Nonostante le buone intenzioni, il tuo essere mite, affabile... anzi forse proprio per questo.

Certe cose vanno veloci. Come le immersioni in mare con tua figlia, neanche il tempo di apprezzare il momento che è già passato.

E pure quando per proteggere uno grande e grosso finisci dentro.

Dura un niente. 

Già passato, come se nulla fosse stato. Un salto netto in avanti nel tempo.

Ma anche tu, uomo piccolo e docile,  a un certo punto non ce la fai più. 

Soprattutto se il tuo sacrificio non è valso a nulla. E se la tua immagine si deteriora agli occhi della comunità.

Sei ripudiato da amici e conoscenti, persino minacciato per la nomea che ti sei fatto. E Alida ora non ti vede più come il buon padre che sei stato, quello affettuoso e caro, di cui fidarsi ciecamente.

No, questo proprio non puoi accettarlo.

Devi riabilitarti...

troverai il modo. 

È ora che tutti sentano la tua voce.

 

 

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