Trama
Marcello è un uomo mite, che possiede una toelettatura per cani e che è totalmente preso dalla piccola figlia. Simoncino invece è uno svitato pugile, appena uscito dal carcere e in cerca di pericolo. Legato dalla lealtà nei confronti dell'amico, Lucio segue i piani di Simoncino e diventa il suo compagno in una serie di scorribande che terrorizzano la loro periferia. Succube del carismatico Simoncino, Marcello finirà per prendere consapevolezza su quanto negativa sia l'influenza dell'amico, immaginando una vendetta dall'esito inaspettato.
Approfondimento
DOGMAN: LIBERAMENTE ISPIRATO ALLA STORIA DEL CANARO
Diretto da Matteo Garrone e sceneggiato dallo stesso con Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, Dogman racconta la storia di Marcello, un toelettatore per cani discreto e apprezzato da tutti che, in una periferia dimenticata da Dio, vede tornare dalla prigione l'amico Simoncino, un ex pugile dipendente dalla cocaina che in breve tempo minaccia e ricatta la gente del posto. Dapprima fiducioso, Marcello si lascia trascinare suo malgrado nella spirale criminale di Simoncino. Quando però conosce il tradimento e l'abbandono, in lui matura il desiderio di una feroce vendetta.
Con la direzione della fotografia di Nicolai Brüel, le scenografie di Dimitri Capuani, i costumi di Massimo Cantini Parrini e le musiche di Michele Braga, Dogman viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2018: "Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent'anni fa (la vicenda del Canaro), ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti.
Come è accaduto con i miei precedenti film, alla base di Dogman c'è un'immagine: quella di alcuni cani che, rinchiusi in una gabbia, assistono come testimoni all'esplosione della bestialità umana... è stata la prima immagine che mi è venuta in mente per Dogman, un film che con il tempo è cambiato insieme a me, diventando sempre qualcosa di nuovo e di diverso. Alcune delle idee originali sono sopravvissute, altre invece no. A mio avviso, non è cambiato però il cuore della storia che volevo raccontare: Dogman non è solo un film di vendetta anche se la vendetta, che sarebbe meglio però chiamare liberazione, gioca un ruolo importante e non è solo una variazione sul tema dell'eterna lotta tra i deboli e i forti. Al contrario, è un film che, attraverso una storia estrema, ci pone di fronte a qualcosa che riguarda tutti noi: alle conseguenze delle scelte che facciamo ogni giorno per sopravvivere, ai sì che diciamo e che ci portano a non poter più dire no, al divario tra chi siamo e chi pensiamo di essere. Interrogandosi su noi stessi, su un uomo che ha perso la sua innocenza, Dogman acquista un valore universale, etico e non moralista: ecco anche perché voglio sottolineare quanto sia distante con la notizia che lo ha liberamente ispirato. Tutto è stato trasfigurato, a partire dai luoghi, dai personaggi e dalle loro psicologie.
L'incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, (un uomo che con la sua umanità, dolcezza e volto antico, sembra provenire da un'Italia oramai sul punto di scomparire), ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente".
Il cast
A dirigere Dogman è Matteo Garrone, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Roma nel 1968, Matteo Garrone si diploma al Liceo Artistico nel 1986; dopo aver lavorato come aiuto operatore, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla pittura prima di realizzare nel 1996 il cortometraggio Silhouette. L'anno seguente ha… Vedi tutto
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- Prix d'interprétation masculine a Marcello Fonte al Festival di Cannes 2018
Commenti (42) vedi tutti
La realtà presentata è poco lusinghiera, fortunatamente lo sono la forma e il metodo con cui viene esposta.
leggi la recensione completa di pippusSono scelte, ma non avrei mai rinunciato a mia figlia. Da Oscar almeno l'itnerpretazione dell'uomocane. Nel complesso un film davvero interessante. 8
commento di BradyIncomprensibile.
commento di Artemisia1593Film cupo, violento, non per tutti. Dialoghi spesso poco comprensibili, necessari i sottotitoli. Bravi gli attori. Voto 8+
commento di FabiousMi sarebbe piaciuto guardarlo e capire cosa dicevano gli attori del film, ma purtroppo e' parlato in una lingua araba che non si capisce niente, peccato,occasione sprecata.
commento di polacmarNotevole opera di Matteo Garrone. Cinema di grande qualità
leggi la recensione completa di Furetto60Un mondo difficile. Un destino infame. Bravi Marcello Fonte e Edoardo Pesce, ben diretti da Garrone. Lascia il segno.
leggi la recensione completa di ShermanMcCoyGran bel film italiano, consigliato.
leggi la recensione completa di tobanisOttimo film ispirato ad un fatto di cronaca nera e realizzato con maestria e cura nella scelta dei personaggi
leggi la recensione completa di mariogriNon vedo un gran capolavoro. Il film diventa interessante pensando al fatto che sia stato tratto da un fatto veramente accaduto negli anni '80. Mi ricorda molto un film con Dustin Hoffman -Cane di paglia- Le trame simili: piccoli e indifesi uomini che alla fine uccidono i loro oppressori.
commento di filmistaIl film mi è piaciuto molto, la trama è interessante, gli attori hanno fatto un lavoro eccellente con i loro ruoli! Guarda altri film qui https://filmstreaming.page/ A proposito, ci sono molte cose interessanti
commento di DashaIvanova345678Un perdente che al momento inaspettato sa ribellarsi...bellissimo con uno sfondo reale...ottimo e da vedere.
commento di ezioche dire? drammaticissimo, eccellente regia, straordinario protagonista. Con "la pazza gioia" il film italiano più bello degli ultimi anni. Speriamo che Garrone non deluda al prossimo film come purtroppo Virzì col pessimo Elle&Jhon.
commento di gherrit....come altri film di Garrone, film sporco e indigesto, che poi è questo il senso del film , attori con "facce" giuste ma troppo da fiction, perfetto il protagonista . Film comunque sopravvalutato.......voto 6
commento di ivcaviccè solo un calco negativo del donmatteume imperante
commento di kahlzerA parte scene assai cruente,il Film in sè fa parte di certe Pellicole passabili solo su "Rai 3" tipo "Storie vere" e varie.voto.0.
commento di chribio1Film duro, ben recitato, regia di valore. All'inizio m'è parso un po' lento ma poi il ritmo s'è fatto vivo. Nel complesso buona pellicola. Voto: 7,5.
commento di TortellaüberallesUno dei film Italiani più belli di sempre.
commento di FiestaStoria di un tentativo di riscatto come già vista migliaia di volte. Non basta ahimè parlare di periferie degradate per essere un Pasolini. Se questo film ha vinto il Davide, Io Vi Troverò con Liam Neeson è da Premio Nobel. Se questo è il meglio del cinema italiano del 2018 stiamo freschi
commento di olivawIeri sera ho visto il film in una rassegna dedicata alla filosofia nel cinema ; Dogman è stato accostato , dal relatore e presentatore della serata, al Leviatano di Thomas Hobbes, in un rapido excursus sull'opera si è accostato il pensiero lì esposto dal filosofo inglese con le situazioni e personaggi del film. Ottimo film e bella serata.
commento di blualberto1966Matteo Garrone ritrae una periferia livida e violenta, dove tuttavia nel personaggio del "pasoliniano" Marcello sopravvive una dolce umanità..
commento di GIMON 82La lotta tra il piccolo Marcello e il violento Simone è lotta del debole che, per colpa della sua stessa debolezza, è costretto a farsi carnefice. Garrone mantiene intatta la sua visione cupa del mondo, con una capacità di resa drammatica ancora maggiore rispetto al passato. Sulla vetta del cinema italiano contemporaneo. Voto 7,5/10.
commento di alexio350Opera potentissima di Garrone , che racconta ed emoziona attraverso immagini che non si dimenticano.
leggi la recensione completa di emilGarrone ci mostra in un mondo apparentemente senza pietà riuscendo a raccontare la tenerezza.
commento di StefdiniSolo quallore
leggi la recensione completa di SteghiUna occasione persa; attingere da un fatto di cronaca nera così 'forte' per un'opera che alla fine così 'forte' non risulta.
leggi la recensione completa di starbookIl film ti tiene incollato alla poltrona per l'intera durata del film, non ti dà respiro e ti coinvolge in ogni momento. Il miglior film dell'anno,
commento di Arpo05Ispirato da una storia vera ma solo per vaghi tratti, un film furbo che punta a compiacere la critica ed annoiare il grande pubblico.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloEnnesimo film italiano recitato in un qualche diletto rionale. Incomprensibile.
commento di gruvierazImbarazzante
commento di orsonChe dire! Non conosco proprietari di cani che li rinchiuderebbero in una gabbia per più di dieci minuti o solo se strettamente necessario. Conosco però un sacco di cani che fanno branco alla prima pallina tirata! Corriamo dietro la pallina, ma stiamo attenti (nell'area cani) c'è pieno di cacche.
commento di NegalogineproFilm (quasi) perfetto: potente, schietto, claustrofobico
leggi la recensione completa di siro17Garrone riesce nel suo intento di trasmettere un messaggio forte di degrado nelle periferie d'oggi tra droga e criminalità,con interpreti bravissimi,a partire da Marcello Fonte,un moderno Buster Keaton,tra il tragico e il comico,cattura lo spettatore nella sua visione di una realtà suddita al potere,al fascino del male,della vita facile. Voto 8
leggi la recensione completa di Infinity94Non una ricostruzione delle'efferato fatto di cronaca anni 80, ma il racconto angosciante e teso di una cupa realtà di degrado urbano e sociale, ove un uomo buono ma debole si fa trascinare in un abisso di disperazione e rabbia.
leggi la recensione completa di port crosUna cupa favola western che sfiora la perfezione
leggi la recensione completa di ValeBBello e spietato, un film necessario per il cinema italiano dei giorni nostri.
leggi la recensione completa di Isin89Ottimo film, in cui Garrone ha l’accortezza intelligente di non mostrare mai in toto la violenza, piuttosto puntando lo sguardo sull’ambiente degradato e sulla vita di estrema borgata, sui suoi abitanti, i loro caratteri e la loro psicologia. Tutto perfettamente illustrato.
leggi la recensione completa di michemarHomo homini lupus: il futuro dell'Italia visto attraverso l'occhio di Garrone. Un film espressivamente potente, dai contenuti crudi, dalla fattura notevole.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliGarrone rimane coerente al proprio sperimentalismo narrativo, dal raffinato manierismo postrinascimentale alla selvaggia periferia contemporanea, e per raccontare l’Italia degli ultimi, degli ignoranti più per sorte che per colpa, riesuma e realizza un western.
leggi la recensione completa di MalpasoOttimo film, ma mancano la poesia e la visionarietà che rendevano unico lo stile di Garrone.
leggi la recensione completa di maldororBellissimo e tremendo.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiLasciato da parte il biopic, bloccato l’interesse morboso per le storie criminali, resta sulla scena un piccolo eroe molto bressoniano, Marcello, il dogman, l’uomo che amava uomini e cani ma poi dovè limitarsi ai cani .
leggi la recensione completa di yume