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La signora della droga

Regia di Guillermo Navarro vedi scheda film

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La recensione su La signora della droga

di Furetto60
6 stelle

Discreto biopic sulla vita di Griselda Blanco," La signora della droga".

Griselda Blanco, nacque in uno dei quartieri più poveri di Cartagena, all'età di undici anni si trasferì con la famiglia a Medellin, crescendo in condizioni di estrema povertà e con una difficile situazione familiare, il padre abbandonò presto la famiglia e la madre era una inguaribile alcolizzata, ebbe come amichetto con cui giocare per strada, nientemeno che Pablo Escobar. In età adolescenziale, arrivò perfino a prostituirsi. A 17 anni emigrò negli Stati Uniti, ovviamente con un passaporto falso, poi, all'età di 20 conobbe Carlos Trujillo, un falsario esperto nella contraffazione di documenti, affascinata dalla sua spregiudicatezza, lo sposò ed ebbe tre figli, Dixon, Osvaldo e Uber. Entrò nel giro dei narcotrafficanti di New York insieme al consorte, che poi fu eliminato per suo diretto ordine, per questioni di affari, rimasta vedova ,e scampata a diversi attentati, si trasferì in California a Miami dove il traffico di stupefacenti era in mano ai cubani, qui allargò a dismisura il proprio impero, iniziando a mietere vittime, con l’aiuto del suo braccio destro, Jorge Ayala, e di una banda di criminali senza scrupoli, eliminando la concorrenza cubana, instaurò il suo impero del terrore, ricorrendo ad omicidi, violenze ed intimidazioni, nei confronti dei suoi avversari, bastava un pagamento in ritardo per andare incontro ad una morte atroce. Considerata, a ragion veduta, la più sanguinaria tra le narcotrafficanti colombiane, fu chiamata in molti modi: signora della droga, regina dei narcotrafficanti e soprattutto vedova nera soprannome che derivava dalle morti precoci dei suoi mariti, entrò a far parte del Cartello di Medellin, grazie al suo amico Escobar, prendendone le redini , Avendo molti sicari alle sue dipendenze, eliminò senza pietà chiunque la ostacolasse, ex collaboratori del narcotraffico o presunti nemici che fossero e perfino ex amanti. A capo del suo braccio armato c'era Jorge "Rivi" Ayala,Griselda anche di fronte a bambini piccoli,non ebbe alcuna reticenza o rimorso, nel farli eliminare, persuasa che fosse l’unico modo per non trovarseli schierati contro, a caccia di vendetta, da grandi. Aveva un tenore di vita altissimo, si muoveva tra ville hollywoodiane e superattici, usando automobili lussuose,o  jet privati, partecipando ad orge sfrenate e sniffando cocaina a volontà. Lo stile di vita della regina della coca, andava oltre ogni immaginazione, tuttavia la stella di Griselda a un certo punto,cominciò ad appannarsi, volgendo ormai al termine. La sua crudeltà e la sua paranoia, ormai fuori controllo, la resero più vulnerabile. Venne arrestata dalla DEA e avendo seminato tanto orrore, ne raccolse le inevitabili conseguenze, infatti, durante i venti anni trascorsi in carcere, tre dei suoi quattro figli vennero uccisi al loro rientro in patria.Quando fu rilasciata ed espulsa in Colombia, venne assassinata nel  2012 all'età di 69 anni, colpita da due proiettili sparati da due killer in moto, nello stesso stile che era solito adoperare lei. Catherine Zeta Jones che avevamo apprezzato fino ad ora, soprattutto per le sue doti estetiche, si presta a questa metamorfosi, trasfigurandosi completamente in questa interpretazione, regalandoci una splendida performance artistica.

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