Regia di William Lustig vedi scheda film
Sulla scia de Il Giustiziere della Notte e de Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan, William Lustig dirige un poliziesco dalla forte anima da b-movie. In prima battuta emergono le location squallide e malfamate tipiche dei film di genere degli anni '80 di ambientazione poliziesca (penso ad Abel Ferrara e Walter Hill), ma anche scene cruentissime e delinquenti di ogni sorta braccati da un gruppo di vigilanti votati alla violenza come unica arma per ripristinare l'ordine.
La sceneggiatura è decisamente sfilacciata e abbozzata. Di fatto il film non ha una struttura circolare, ma si limita a mostrare una serie di scorribande di un gruppo di ex poliziotti passati alle maniere forti per ripulire le strade da stupratori, asssassini e spacciatori di droga. In questo contesto si inserisce la storia di un uomo onesto che si vede uccidere il figlio e violentare la moglie, ma che cerca comunque di ricorrere alla giustizia. Deluso dal sistema e finito in carcere per oltraggio al giudice del procedimento, il nostro si aggregherà agli squadroni della morte per consumare la sua vendetta.
I personaggi sono tutti stereotipati e poco caratterizzati. Presenza cult garantita dal gigante Fred Williamson, attore di colore spesso presente anche nei nostri b-movie di azione. Mediocre, in quanto non espressivo, l'attore protagonista.
Ne esce dunque fuori un quadro pessimista, politicamente scorretto ma non proprio così fuori luogo. Certi aspetti sembrano addirittura contemporanei.
Il prologo, verosimilmente, ha ispirato Sylvester Stallone per il suo Cobra. La scena invece della tentata violenza in carcere sarà riproposta dallo stesso Lustig nel più famoso Maniac Cop.
Solo per i cultori dei film di genere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta