Regia di Charles Walters vedi scheda film
Un ballerino di varietà viene improvvisamente piantato dalla sua partner storica, che ha altre ambizioni (e si è anche innamorata di un altro), e scommette di riuscire a sostituirla con una ragazzotta qualunque fra quelle che si esibiscono nel locale da lui frequentato. Specialmente il secondo tempo è troppo stipato di numeri, che quasi immobilizzano lo sviluppo dell’azione; azione che del resto consiste nelle consuete schermaglie sentimentali tipiche del musical, tirate pretestuosamente in lungo e poi risolte in modo repentino. Fred Astaire fa più o meno sé stesso, come poi in Spettacolo di varietà: un danzatore a carriera inoltrata, alle prese con i problemi dell’età; è (comprensibilmente) molto meno acrobatico che negli anni ’30, ma la classe è sempre quella. Deliziosa Judy Garland costretta a fare l’imbranata, simpatico Peter Lawford che si rassegna ad accettare una donna che non ama. Il titolo originale Easter parade si riferisce al fatto che la storia comincia e finisce in un giorno di Pasqua, a un anno di distanza.
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