Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Nonostante qualche ingenuità, slittamento verso il "facile"-melenso(la corsa tra sentieri polverosi della bianca Chevrolet Bel Air e i cavalli selvaggi, il "cinque" tra Harrelson/Dr. Michael Reynolds e Seda"Blue", ormai "fratelli ritrovati"- non aiuta una colonna sonora un pò sorpassata e "trombona'' di Maurice Jarre) e persino e cedimento di credibilità verso il finale(come la moglie ricca e dalle americanissime acconciature perfette che resta al fianco innamoratissima e riamata, del marito Woody Harrelson che ha buttato via la carriera quindi l'altissimo livello di vita ormai detenuto, per ritrovare sè stesso finalmente libero), un gran bel film di Cimino.
Purtroppo il suo ultimo ed ennesimo glorioso insuccesso in un cinema generalmente di merda quale negli anni '90, ne el quale trovano diverso spazio anche le sue convinzioni personali di allora e quantomai attuali, su di una medicina nel caso specifico oncologica e tradizionale, sempre più schiava del profitto farmaceutico e della sperimentazione(l'apparizione improvvisa della fricchettona "Dott.ssa alternativa" Anne Bancroft offre l'opportunità di uno scambio di dialoghi bellissimo e quantomai corrosivo, su opposte concezioni dello spirituale e di un diverso approccio all'essere umano nel suo insieme, e della "onnisciente" scienza), oltre che curante la malattia e il "paziente", poco la persona come individuo.
E nemmeno la società egoistica e edonista sapientemente descritta da Cimino, lo renderebbe possibile nel suo complesso.
Rimane molto bella l'atmosfera e attenzione, amore ai e per i personaggi, l'ancorarsi ad ambientazioni e discorsi, considerazioni socioeconomiche da cinema anni '70(la Monument Valley di "Electra Glide", e la riserva Navajo Nation con santoni indiani e riti salvifici di "The Trial of Billy Jack"), quasi che pare spesso di ritrovarsi in una citazione- rifacimento di sè stesso per "Una Calibro 20 per lo Specialista", anche visto il rapporto tra Harrelson e Seda che vira alla fine quasi in una sorta di "fratello maggiore-minore" o padre-figlio(stante anche il trauma familiare dell'infanzia del Dott. Reynolds, virato in B/N nei flashbacks, forse un po forzato e guardacaso legato al suo voler diventare medico dei tumori), e stante pure i 20 anni circa nella finzione di differenza come lo fu quello tra Eastwood e Caribù/Bridges.
Bravo Seda ma Eccellente Harrelson, bellissimo il finale sui titoli, in manette e al rallentatore ma con una famiglia che ti ama, quasi ironico e che conclude il tutto con una nota di stoica e ormai menefreghistica leggerezza.
John Nada
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