Regia di Walter Hill vedi scheda film
Da La sfida del samurai ad Ancora vivo il passo non è così breve.Ma è la testimonianza migliore di qunto possano essere diversi due film partendo dallo stesso canovaccio.Pardon,tre film se vogliamo includere anche il leoniano Per un pugno di dollari.Per Hill il cinema è artigianato visivo di classe,nel senso migliore del termine,è un lavoro di cesello tra riprese,fotografia montaggio che dal nulla creano il film.Un ambientazione stile Giorno maledetto di Sturges,una fotografia virata al color della sabbia,uno sconosciuto svelto di testa e di pistola,due bande di gangsters che si stermineranno l'una con l'altra.Sabbia e pallottole sono gli ingredienti principali.Il film di Kurosawa,quello di Leone e questo di Hill raccontano la stessa storia ma sono entità totalmente diverse,anche difficilmente raffrontabili, hanno tre idee diverse di cinema e tutto questo si nota benissimo.E a me piacciono tutti e tre.Anche questo film ,un western gangster movie(un gangstern movie?) è un ulteriore tassello per ricostruire la grandezza reale(ma dimenticata) del cineasta Walter Hill,ridotto praticamente al silenzio da troppi anni.Eppure guardandosi in giro, al giorno d'oggi ci sono pochi registi in grado di competere con lui in quanto a bravura.Eppure lui è lì in un angolino lontano dalle logiche commerciali e io in cuor mio spero sempre che un giorno si scrolli di dosso tutto questo e ritorni con un nuovo grande film per il cinema.Si vocifera che sia imminente il suo ritorno al cinema con un thriller.Speriamo bene.
è sempre un piacere vedere il modo in cui gira i suoi film
eastwoodiano nel senso di un espressione col cappello e una senza
cameo sfizioso
non male
sempre sul suo elevato standard
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