Regia di Don Siegel vedi scheda film
Un classico esemplare (sequenza memorabile su tutte: la rapina iniziale).
Siegel sapeva girare come nessuno scene di grande pathos, immerse in un plot secco ed algido con peculiare impronta stilistica, ovviando a semplici soggetti di genere spesso consistenti in poche righe di sceneggiatura.
“Charlie Varrick” si segnala anche per la preziosa qualità di coniugare sapientemente tempi interni alle riprese con quelli esterni (montaggio di inquadrature e poi di scene) armonizzando i vari ritmi (da sempre, salvo rare eccezioni, elemento fondamentale per creare grandi film: Tarkowsky docet).
Scrivendo questa recensione, mi accorgo come identico commento possa ritagliarsi per un’altro suo bellissimo film degli anni 70, “Fuga da Alcatraz” ove la lenta, meticolosa, quanto tesissima organizzazione della fuga, rasenta ancora una volta la perfezione filmica.
Ottimo come sempre Matthau in un ruolo per lui atipico.
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