Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Bel western diretto e sceneggiato da Richard Brooks; due cowboys, uno disilluso (Stewart Granger) ed un altro, razzista e violento (Robert Taylor, forse nella sua prova più convincente) si uniscono nella caccia ai pochi bisonti rimasti nello stato del Dakota. Ai due si aggiungono un giovane mezzosangue (Russ Tamblyn) ed un anziano scuoiatore, detto Gamba Matta (ma in originale è Woodfoot, cioè piede di legno, interpretato da Lloyd Nolan, bravo). Il regista, tramite la storia narrata, ci parla del razzismo e della violenza, mezzi coi quali è nata la frontiera americana. Poiché, non solo tramite lo sterminio degli indiani ma anche con il massacro dei bisonti, in nome del 'progresso', sono sorti ed hanno acquisito ricchezza gli Stati Uniti. A parte il contesto storico, davvero interessante l'incontro-scontro tra Robert Taylor, sadico massacratore di animali che disprezza anche e Stewart Granger, più riflessivo, disgustato ormai ma capace di comprendere ed amare anche il 'diverso' da lui, in questo caso la ragazza indiana interpretata da Debra Paget. Memorabile la sequenza finale sotto la neve, con la morte di Robert Taylor assiderato con l'arma in pugno - che ricorda stranamente il Jack Torrance di 'Shining' interpretato da Nicholson. La pellicola, contrariamente a quanto scritto nella scheda, uscì nel 1956: bella annata per il genere dato che è l'anno del capolavoro 'Sentieri selvaggi'. Infine, un aneddoto agghiacciante davvero: ho letto che i bisonti uccisi nel film, davvero tanti, sono stati uccisi sotto il controllo del governo degli USA ! Voto: 8.
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