Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Un giovane nero, accusato di aver violentato una donna bianca, fugge con una barca, e giunge su di una penisola apparentemente disabitata. Solo in seguito, dopo aver scoperto che nell’entroterra vi è una casa abitata da una ragazzina, uscirà allo scoperto e acquisterà da essa, della benzina e del cibo, ma nel frattempo il tutore della giovane tornerà, insieme, un prete ed un rozzo pastore.
Vincitore di un Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1960, “Violenza per una giovane”, oltre ad essere il film preferito del regista stesso, rimane in generale uno dei migliori lungometraggi del secondo Bunuel, che si rivelerà più cinico e dissacrante del primo. Vero e proprio film di transizione quindi per don Luis, che se pur qui esageratamente buonista e classico, rimane splendidamente simbolo dell’utopia.
La magnifica fotografia di Gabriel Figueroa, contribuisce a dare un tono maggiormente profondo, ad una pellicola che comunque sia, rimane emblema di piacevole buonismo razziale.
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