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Jack

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Jack

di Furetto60
7 stelle

Intenso e commovente

Una benestante e giovane signora, in stato di attesa da appena due mesi,durante una festa di carnevale, rompe le acque e avverte delle doglie,ricoverata in gran fretta al vicino ospedale,dà alla luce un bambino sano e  completamente sviluppato,come frutto di una normale gestazione.I medici stupefatti studiano lo strano fenomeno e alla fine dignosticano un'anomalia genetica,a causa della quale,le cellule del corpo di jack si riproducono a una velocita più alta rispetto agli altri individui, in pratica ogni suo anno di vita, corrisponde a quattro degli altri.Quando jack ha 10 anni la sua mente è di un bambino, ma il suo corpo è come quello di un adulto di 40 anni,

La sua famiglia,cercando di evitare traumi al figlio,lo tiene isolato e protetto ,chiuso  in casa ma circondato da attenzioni e giocattoli di ogni tipo,invitando un tutore a provvedere alla sua educazione e istruzione.Tuttavia il piccolo grande Jack è sensibile e curioso, vuole conoscere il mondo,alla fine grazie all'intervento del suo insegnante persuaderà i i genitori a mandarlo a scuola.Naturalmente gli inizi saranno sconvolgenti, gli altri coetanei non capiscono la sua particolare situazione,all'inizio lo offendono,lo prendono in giro, viene bullizzato ed emarginato.Ma col tempo,dopo qualche inevìtabile incidente di percorso,al pub litiga con un energumeno finendo in carcere e si dovrà chiarire con la sua maestra,che cerca di "conquistare", in virtù del suo carattere gioioso e cordiale,riesce ciononostante ad integrarsi e a fraternizzare con gli altri compagni, divenendo il beniamino della comitiva,anche se afflitto di tanto in tanto da momenti di sconforto,ovviamente la sua aspettativa di vita è notevolemente più bassa e le sue aspirazioni non possono coincidere con quelle dei suoi coetanei.

Quando lo ritroviamo dopo sette anni alla consegna dei diplomi, pur avendo solo 18 anni è un vecchietto.A lui spetterà il discorso di chiusura.Sarà un inno alla vita e soprattutto un esortazione a darle la dovuta importanza,indipendentemente dalla durata,"fate della vostra vita un capolavoro come io ho fatto con la mia"

Francis Ford Coppola ideò questa fiaba insolita,lontana dai suoi abituali copioni.Puntò sulla versatilità di un gigante del set,come Robin Williams,che giocò con istrionismo il ruolo di un tenero bambino, prigioniero del corpo di un uomo,marciando sullo sfasamento tra mente infantile e aspetto maturo.

Intenso e commovente.

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