Regia di David Kerr vedi scheda film
Un susseguirsi di gag esauste, polverose o telefonate.
Patetico ritorno in azione (a sette anni di distanza dalla sua ultima "missione") dell'agente segreto britannico che incastra i criminali suo malgrado e che combina disastri a bizzeffe, creato da Rowan Atkinson (il noto interprete di Mr. Bean, ormai tristemente imbolsito e incapace di controllarsi a livello attoriale, tra smorfie, sbuffi e faccette a briglia sciolta). Ricontattare lo sceneggiatore del primo episodio (Andrew Davies) e mettere di nuovo Ben Miller (qui spentissimo) al fianco del comico inglese non serve a nulla se non vi è uno straccio di plot a sorreggere un susseguirsi di gag esauste, polverose o telefonate: l'umorismo è anchilosato e acquisisce sin da subito il sopravvento su suspense e azione, pericolo che invece il prototipo e il suo sequel avevano saputo aggirare. L'incidente col beccuccio della penna esplosiva che cade in una tazza tra quattro possibili e la spassosa ricognizione virtuale nella villa del nemico (Jake Lacy) sono scene che divertono abbastanza (anche perché risultano ben architettate), ma è probabile che siano le uniche, visto che, per il resto, la fiacca spy comedy campa sulle stesse situazioni del capostipite (il primo Johnny English) riproposte con evidente pigrizia e su sketch razziati a La Pantera Rosa e a Una pallottola spuntata (e rifatti senza il minimo sapore). A dare il colpo di grazia è una celebrazione (completamente fuori dal tempo e persino pruriginosa) delle anticaglie analogiche come ultimo baluardo contro il pericolo dell'avanzata tecnologica. Insomma: un filmetto (non) comico con i vecchi e per i vecchi, con frizzi e lazzi ricoperti di muffa e persino reazionario sul versante politico (con un pistolotto finale sui valori dell'Inghilterra tradizionale che guarda con palese favore alla Brexit). La regia di David Kerr, al debutto al cinema, è anonima e disinteressata, Olga Kurylenko è pura tappezzeria, Emma Thompson gesticola e sbraita continuamente nel fare il verso a Theresa May (ma mai che strappi un mezzo sorriso...).
Colonna sonora di Howard Goodall. Tra i cantanti che si ascoltano, Boney M e Bananarama.
Film MEDIOCRE — Voto: 4
VISTO al CINEMA
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