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Avengers: Infinity War

Regia di Anthony Russo, Joe Russo vedi scheda film

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La recensione su Avengers: Infinity War

di BobtheHeat
8 stelle

“Avengers: Infinity War” arriva esattamente a distanza di dieci anni dal primo divertente e riuscito “Iron Man” (con un “poco fedele” Tony Stark creato ad immagine e somiglianza non del fumetto ma di Robert Downey Jr., personaggio istrionico ed affascinante, vero amore a prima vista per me come per molti altri ) e dalla nascita del Marvel Cinematic Universe come lo conosciamo oggi.

 

Robert Downey jr.

Avengers: Infinity War (2018): Robert Downey jr.

 

Grazie alla potenza produttiva data dalla Disney (che ci ha visto lungo investendo cifre da capogiro nel progetto) questi studios, nati inizialmente da una costola della casa fumettistica Marvel, hanno inanellato una serie impressionante di successi commerciali, ultimo ma non ultimo quello persino spropositato e ben al di sopra delle aspettative del recente“Black Panther” (qualcuno in USA evidentemente aveva sottovalutato il potenziale fornito dal pubblico di colore e l’orgoglio black dei giovani ragazzi afroamericani. Altrimenti, a saperlo, lo avrebbero sicuramente realizzato prima !) annichilendo la concorrenza  e rivoluzionando (ma anche omologando) lo spettacolo di intrattenimento a livello globale.

 

Chadwick Boseman

Avengers: Infinity War (2018): Chadwick Boseman

 

L’appuntamento con il cinecomics targato Marvel è diventato nel corso degli anni un vero e proprio “must”, un fenomeno di costume, un evento mediatico pari (forse ancor più) alla saga di Star Wars e a cui è necessario partecipare.

 

Impossibile dunque sottrarsi alla visione di “Avengers: Infinity War”, che raggruppa tutti i più grandi personaggi visti sullo schermo sino ad oggi, banda funambolica dei “Guardiani della Galassia” inclusa.

 

Non sono proprio tutti in verità. Ma sulla mancata presenza di “Ant Man” ed “Occhio di Falco” inutile perdere troppo tempo, tanto non sapremo mai esattamente il perchè le cose siano andate così.

 

Chris Evans

Avengers: Infinity War (2018): Chris Evans

 

Il film, come sappiamo, segna il passaggio di consegne tra il regista dei primi due Avengers (notevole il primo, assai deludente e confuso il secondo) Joss Whedon (passato nel frattempo “con un po’ di infamia e senza lode” alla DC) e i fratelli Russo, già responsabili di “Captain America: the Winter Soldier” e “Captain America: Civil War” (anche qui, "meno peggio" il primo).

 

E sin dalle atmosfere cupe del prologo iniziale, si capisce immediatamente che siamo davanti ad un nuovo inizio e ad un nuovo importante tassello dell’Universo Marvel.

 

Primo film di un dittico che si concluderà a maggio dell’anno prossimo, “Avengers: Infinity War” è un film sorprendentemente maturo, che per la prima volta pone coraggiosamente al centro della narrazione non “i nostri” (che tra l’altro dopo gli eventi di “Captain America Civil War” sono stanchi, impauriti e divisi in gruppetti) ma Thanos, un poderoso folle tiranno intergalattico, deciso senza alcuna pietà a conquistare l'universo sfruttando il potere delle sei “Gemme dell'Infinito”, di cui è alla spasmodica ricerca, aiutato da un fedele ed altrettanto malvagio gruppo di fedelissimi.

 

Se le conquisterà e riuscirà ad incastonarle nel gigantesco guanto che indossa nella mano sinistra, raggiungerà l’onnipotenza e “con uno schiocco di dita”, sarà in grado di decidere il destino non solo dell’umanità ma del cosmo intero.

 

Il suo piano, ai suoi occhi giusto e necessario, è quello di portare avanti una serie di genocidi di massa, senza distinzioni di classe, per riportare l’equilibrio demografico nell’Universo, le cui risorse sono inevitabilmente in via di esaurimento: non c’è posto per tutti e non resta altro da fare, perchè solo così sarà possibile donare una vita serena e dignitosa, al resto delle popolazioni della galassia.

 

Cuore pulsante di “Avengers: Infinity War”, Thanos è senza dubbio, grazie anche all’ottima interpretazione di Josh Brolin, un personaggio affascinante e ben tratteggiato, certamente il cattivo di gran lunga più pericoloso mai apparso nell’universo cinematografico Marvel.

 

Chris Hemsworth

Avengers: Infinity War (2018): Chris Hemsworth

 

Alla sua potenza implacabile cercheranno di opporsi con tutte le loro forze “i nostri”, inclusi il magnetico Dr.Strange , il giovane Spider Man, lo sgangherato gruppo (assai divertente per chi scrive) dei Guardiani della Galassia : ed il fiero e coraggioso Black Panther con tutto il suo popolo, nella lunga, drammatica ed epica battaglia finale, dove gli effetti speciali visivi e sonori, trovano il massimo splendore.

 

Insomma, uno sterminato numero di personaggi e pedine da muovere a dovere, dando il giusto peso e spazio ad ognuno, location e battaglie in ogni dove, toni drammatici da stemperare sapientemente con la consueta ironia di alcuni personaggi (Tony Stark e Star Lord su tutti): non era un compito facile per i fratelli Russo.

 

Lo portono a termine più che positivamente, perchè in due ore e mezza di narrazione non ci sono attimi di pausa, vi sono molti momenti di grande phatos ed un finale per certi versi spiazzante e sorprendente, di cui ovviamente non bisogna svelare assolutamente nulla.

 

Chiaramente c’è chi rimpiangerà di vedere il suo beniamino avere minutaggio e numero di battute pari ad un altro eroe (meno interessante) del gruppo: chi avrebbe preferito vedere in azione con tutta la sua forza l’indistruttibile(?) Hulk, alle prese invece, da non crederci, con la paura, comunque incapace di “trasformarsi” (? il dubbio è che abbiano preso questa idea per poter vendere “action figures” di Hulk con l’armatura: una novità ! ): chi non comprenderà l’umorismo clownesco dei “Guardiani” (“sei ad un panino dall’obesità”, battuta fulminante per il sottoscritto), trovandolo magari anche fuori luogo in un film tragico e dalle tinte certamente dark.

 

Chi si rammaricherà (eccomi) nel vedere “Visione” rappresentato cinematograficamente così “debole” ed in preda agli eventi , lui che nei fumetti era praticamente imbattibile o quasi.

 

Chi (come me) andrà un po’ in confusione non avendo magari visto tutti i film precedenti targati Marvel e non comprenderà (ed apprezzerà appieno) il posizionamento delle tessere del mosaico e tutte le interazioni tra i protagonisti.

 

E ci sarà persino chi proprio troverà insulso il personaggio di Thanos ed il livello di scrittura del film.

 

E infine chi ci rimarrà “diciamo male”, a vedere il film terminare così , sul “più bello".

 

E si dannerà : mica facile attendere un altro anno, per sapere veramente come andrà a finire.

Benedict Cumberbatch

Avengers: Infinity War (2018): Benedict Cumberbatch

Magari ci ha visto giusto Dr. Strange: in un momento del film, ce lo dice.

 

Una e solo una possibilità di vittoria esiste.

 

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