Come in un film di fantascienza, un'aliena bella e altrettanto misteriosa atterra in un angolo remoto della Siberia. Inizia, in questo modo, il suo viaggio sul pianeta Terra, che sembra essere stato vittima di una tremenda esplosione. La sua presenza e il suo vagare nelle terre desolate della regione di ghiaccio sono accolte, dalla natura circostante, da un vago sentimento di inquietudine e di smarrimento. In 105 minuti di immagini straordinarie, senza dialogo, il regista costruisce un poema visivo misterioso, ipnotico e inquietante. Un popolo dimenticato da Dio, una natura fredda e ostile, condizioni di vita al limite della sopportabilità, una sensazione di oppressione che contrasta con l'immensità dei paesaggi circostanti. Su tutto il senso di una tragedia apocalittica in agguato, o forse già avvenuta. La violenza del sottofinale potrebbe non essere che l'eco di un'esplosione della quale si avvertono gli ultimi sussulti. Bartas filma le cose come sono (o come appaiono), iniettando brandelli di finzione con calcolata avarizia. Interrogazione radicale sul senso del vedere, film materico e metafisico insieme.
Sì, bello, per carità, niente da dire, molto interessante, profondo, introspettivo e tutto quello che vi pare.
Ma il primo che mi spiega perché è segnato come film di fantascienza vince un panettone
Una storia senza un perché, che, a prima vista, di questa condizione sembrerebbe soffrire sul piano della resa cinematografica. La giovane straniera portata da un elicottero in mezzo ad una tribù siberiana è certo una provocazione troppo dichiaratamente studiata, una sfida antropologica che si risolve in un esperimento dall’esito scontato: la donna e gli indigeni… leggi tutto
Uno stralunato Eastern sud-siberiano, girato tra i Monti Saiani dal gran maestro lituano Šar?nas Bartas, vestito di sole immagini e nessun dialogo, ambientato tra quelli che sarebbero i locali nativi, i Tofalari, un po' come corrispondenti ad una tribù nativo americana e tra i quali arriva una misteriosa tipa molto tosta, molto ben messa ma anche molto problematica, non si sa bene…
Voi Siete Qui: "Don't Move, Stay Still."
Quel non luogo iper-situato fra un battito di palpebre e l'altro, nel tempo [d(is)]stante tra l'assopirsi e il risvegliarsi: il nero assoluto di pellicola cinematografica non…
Noi siamo cibo affamato.
“È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.” J.M. Coetzee - the Lives of Animals - 1999 …
Campagne, piccoli paesi, luoghi desolati per anime desolate. Uomini persi, folli, reietti in balia degli istinti.
La playlist racoglie dei film che hanno in comune queste caratteristiche (non per tutti il termine…
Questo Regista Lituano Sharunas Bartas devo dire che e' molto particolare e stralunato (ma in senso positivo) nel Suo modo curioso d'affrontare la Regia dei Suoi Films mai banali.Ne sto' trovando vari in giro ultimamente e tutti con paesaggi o posti vari di difficili condizioni di vita,scarni dialoghi (se non inesistenti come in questo Film ...) ma con belle Storie da mostrarci.
Questa…
Storpiando di poco il titolo del celebre articolo di François Truffaut, potremmo parlare di una «certa tendenza» del cinema (d’Autore) contemporaneo: la contemplazione. Quasi una sorta di risposta, innanzitutto…
Un film che è un vero e proprio viaggio iniziatico fra paesaggi di struggente bellezza carichi di mistero. Una ragazza stende il suo sguardo da un elicottero sulla terra sconfinata e misteriosa del Saiani (Siberia). Che cosa è venuta a fare in questo territorio vergine, lontano dalla civiltà moderna, abitato solo da un piccolo popolo di pascolatori di renne dimenticato da Dio e dagli umini?…
Una storia senza un perché, che, a prima vista, di questa condizione sembrerebbe soffrire sul piano della resa cinematografica. La giovane straniera portata da un elicottero in mezzo ad una tribù siberiana è certo una provocazione troppo dichiaratamente studiata, una sfida antropologica che si risolve in un esperimento dall’esito scontato: la donna e gli indigeni…
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Sì, bello, per carità, niente da dire, molto interessante, profondo, introspettivo e tutto quello che vi pare. Ma il primo che mi spiega perché è segnato come film di fantascienza vince un panettone
commento di pablo93