Regia di Bill Holderman vedi scheda film
A dirigere Book Club è lo statunitense Bill Holderman, per la prima volta dietro la macchina da presa. Nato e cresciuto a Chicago, Holderman ha mosso i primi passi nel mondo dell'industria cinematografica lavorando per 14 anni nella Wildwood Enterprises di Robert Redford, dove ha potuto lavorare a diverse pellicole che spaziano dall'indipendente All Is Lost fino al blockbuster: Captain America - The Winter Soldier. Sceneggiatore di A spasso nel bosco, Holderman ha firmato come produttore opere come What They Had e The Old Man and the Gun prima di decidere di dedicarsi alla regia.
Ha evidenziato il regista: "Sono sempre stato scettico sull'ipotesi di fare di Book Club il mio primo film. La pressione che sentivo nel fare una commedia sulle donne era enorme. Del resto, esistono opere come Il club delle prime mogli, Harry ti presento Sally e C'è post@ per te che rimangono per certi versi insuperabili con i personaggi che descrivono. Era dunque per me importante fare in modo che la mia sceneggiatura finisse nelle mani delle giuste attrici, di nomi in grado di rendere credibili tutti i personaggi e di non ridicolizzare la storia. Grazie al coproduttore Alex Saks, abbiamo subito avuto come primo nome su cui poter contare quello di Diane Keaton. Del resto, non è un mistero che il film è stato scritto pensando espressamente a lei: il personaggio principale si chiama Diane! Un'altra grande attrice a cui ho pensato è stata poi Jane Fonda: l'ho conosciuta sul set di Le nostre anime di notte e ho voluto lei per Vivian, anche se è stato complicato farle accettare la parte".
La Keaton, premio Oscar come miglior attrice protagonista per Io e Annie, interpreta Diane, una donna insicura che ha da poco perso il marito e che è madre di due figlie. Dopo essere rimasta vedova, è come se si fosse arresa ma il destino ha in serbo per lei un nuovo amore all'orizzonte: Mitchell, portato in scena da Andy Garcia (con cui la Keaton aveva già condiviso il set in Il padrino - parte III).
La Fonda, due volte premio Oscar (per Una squillo per l'ispettore Klute e Tornando a casa), presta invece il volto a Vivian, una proprietaria d'albergo molto vulnerabile che per paura di perdere le persone che ama e di soffrire ha costruito una sorta di muro intorno a sé. Per non essere ferita, Vivian evita di legarsi sentimentalmente e non ha mai del tutto dimenticato colui che forse è il principale responsabile della sua fragilità: Arthur Riley, l'uomo che ha amato quarant'anni prima e che è portato in scena da Don Johnson (che, curiosamente, è il padre dell'attrice Dakota, la protagonista della trasposizione cinematografica di Cinquanta sfumature di grigio, il libro al centro di Book Club). "Questo film è sull'amicizia, sul sesso, sull'avanzare dell'età e sull'abilità di una donna di decidere quando è pronta per una relazione, quanto vuole mettersi in gioco e cosa vuole realmente", ha sottolineato l'attrice. "Sarebbe stupido pensare che con il passare degli anni si smetta di fare sesso: i figli sono sempre sconvolti dal sapere che i loro genitori, non più giovanissimi, sono ancora sessualmente attivi. Per questo è per me fondamentale come nel film si mostra la reazione della figlie di Diane, ponendo in evidenza come esista una sorta di scisma tra ciò che si crede e ciò che è la realtà quando non si è più quarantenni".
Candice Bergen, che dopo gli esordi con Sidney Lumet in Il gruppo ha visto la sua fama crescere esponenzialmente negli anni Ottanta grazie alla serie televisiva Murphy Brown, riveste i panni di Sharon, un giudice federale divorziato che ha perso fiducia in se stessa. Il suo ostacolo più grande è l'autostima: è vittima del giudizio altrui e, credendo di non avere più l'età per rimettersi in gioco, si è concentrata sulla carriera. A complicarle l'esistenza è anche il fatto che Tom, l'ex marito sessantasettenne supportato da Ed Begley jr, si è fidanzato con una donna che ha meno della metà dei suoi anni conosciuta su un sito di incontri. Lanciandosi grazie alla lettura del romanzo della James nel mondo degli incontri on line, farà la conoscenza di George, un avvocato fiscale con il volto di Richard Dreyfuss.
Carol, l'ultima delle quattro amiche protagonista, è impersonata da Mary Steenburgen, premio Oscar per Una volta ho incontrato un miliardario. Carol è sposata con Bruce, giocato da Craig T. Nelson (i due avevano già recitato come marito e moglie in Ricatto d'amore), ma i due sono a un bivio e la loro passione sembra essersi spenta. Seppure delle quattro donne sia l'unica ad avere un matrimonio riuscito, Carol trova nuovo slancio nella danza.