Regia di David Lowery vedi scheda film
Nonostante l'età avanzata, Forrest Tucker non vuole perdere l'"abitudine" di rapinare le banche, attività nella quale ottiene successo grazie all'aspetto, ed ai propri modi, cortesi ma decisi. Per un periodo di tempo, vive una sorte di doppia esistenza. In alcuni momenti, esegue le rapine, insieme a due complici, anch'essi anziani; in altri, s'intrattiene con Jewel, una signora conosciuta durante una fuga, che, almeno inizialmente, ignora la "professione" di Forrest. Le indagini per la cattura sono condotte dal detective John Hunt; alla fine del racconto, Forrest viene catturato, ma non da John, verso il quale, comunque non porta rancore. Sconta la pena, ma non riesce a rinunziare alla propria natura. Il personaggio di Forrest trae ispirazione dalla vita di un criminale realmente esistito; è ben interpretato da Robert Redford, che ne dà un'immagine affascinante. Forrest è un uomo che ama sentirsi libero. La sua vita è stata costellata di reati contro il patrimonio - non ha mai commesso spargimenti di sangue, nel film è mostato con una pistola, che utilizza solo per intimidire; dei conseguenti arresti, e delle immancabili fughe. Nonostante, probabilmente, non abbia bisogno di rubare, nonostante il pericolo, e nonostante l'avanzare dell'età, Forrest è felice della propria vita, tanto da non preoccuparsi della sua non lontana fine. Robert Redford lo interpreta compiaciuto, irriverente, assolutamente a suo agio, tanto nei panni del ladro, quanto nelle vesti dell'anziano gentiluomo innamorato di una sua coetanea. Non altrettanto ben approfondito, è l'aspetto "poliziesco" della vicenda. Le indagini dell'investigatore Hunt sembrano avere come scopo prioritario quello di presentarci il personaggio di Forrest, tramite le interviste a persone che lo hanno conosciuto in passato, e contribuiscono a dare l'immagine descritta poco sopra. La trama è priva di particolari colpi di scena; comprensibile, essendo basata su fatti realmente accaduti. Colonna sonora e titoli richiamano il periodo nel quale è ambientato il racconto, l'inizio degli anni '80, rievocati altresì da validi costumi ed un vario assortimento di vetture dell'epoca. Una discreta opera di carattere biografico. Il particolare studio del personaggio riempie i vuoti lasciati da una "quest" poliziesca troppo lineare; l'interpretazione di Robert Redford, a mio parere, è sufficiente a rendere interessante la visione.
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