Regia di David Lowery vedi scheda film
13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
Il detto popolare secondo il quale "il lupo perde il pelo, ma non il vizio", si addice perfettamente allo stile di vita e alle imprese che hanno caratterizzato la vita di Forrest Tucker, personaggio realmente esistito, ladro imperterrito ed irriducibile negli intenti ed i risultati, ma gentiluomo e garbato nei modi.
Un uomo che ha sempre portato a frutto le proprie malefatte, senza mai arrecare danni alle vittime dei propri crimini; attuati in sordina, sottotono, con stile e savoir faire, se cosi si può dire.
The old man & the gun ci racconta le rocambolesche avventure senili di questo singolare impostore, senza dimenticarsi di enunciarci almeno a livello statistico gli esiti positivi delle sue numerose missioni, così come gli incredibili tentativi di evasione andati a buon fine.
Calma interiore, pazienza, nervi saldi e cervello, sono di certo gli ingredienti che hanno permesso a questo personaggio di portare a segno cosi tanti colpi.
Il ritorno in cabina di regia del talentuoso regista di Senza santi in paradiso, David Lovery, quello dell'incredibile horror surreal-intimista Storia di un fantasma, non sarebbe stavolta proprio gran cosa di più di una corretta e garbata operazione commerciale, non fosse per un piccolo particolare: che la parte del protagonista, cucita addosso ad un attore-leggenda che ha sempre privilegiato la galanteria e la classe anche interpretando ruoli non proprio moralmente edificanti, costituisce probabilmente il veicolo di addio per la star Robert Redford.
In tal caso la situazione cambia e si presenta opportuna, ideale e perfetta per un adeguato, nobile commiato ad un grande del cinema a stelle e strisce.
Lo affiancano nell'impresa attori di classe come Sissi Spacek, Casey Affleck, Danny Glover e Tom Waits.
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