La vera storia di Forrest Tucker dalla sua audace fuga da San Quentin all'età di settant'anni a una serie di rapine che hanno confuso e incantato l'opinione pubblica. Coinvolti a titoli diversi nella sua epopea sono il detective John Hunt, affascinato dai modi in cui Tucker agisce, e una donna che lo ama nonostante la professione che si è scelto.
Approfondimento
THE OLD MAN & THE GUN: L'ARTE DELLA RAPINA
Diretto e sceneggiato da David Lowery, The Old Man & the Gun è basato sulla vera storia di Forrest Tucker, dalla sua audace fuga dal penitenziario San Quentin all'età di settant'anni nel 1979 a una serie di rapine senza precedenti che hanno confuso le autorità e incantato la gente. Impegnati a inseguirlo sono il detective John Hunt, che rimane affascinato dall'impegno che Forrest mette nella sua "professione", e Jewel, una donna che lo ama nonostante il lavoro che s'è scelto.
Con la direzione della fotografia di Joe Anderson, le scenografie di Scott Kuzio, i costumi di Annell Brodeur e le musiche di Daniel Hart, The Old Man & the Gun trae spunto da un articolo del magazine statunitense The New Yorker, firmato da David Grann. Il reportage raccontava la storia di Forrest Tucker, un uomo che per tutta la vita ha avuto una sola occupazione, accompagnata da un talento unico e una fortuna spudorata: era un rapinatore di banche che per ben 18 volte ha eluso le autorità sfuggendo al carcere. All'inizio degli anni Ottanta, oramai settantenne, Tucker intraprese quella che doveva essere la sua ultima leggendaria impresa: rapinare una banca per un colpo milionario. Nonostante l'età anagrafica, il suo spirito indomito e la sua voglia di sfidare le regole lo portarono a vivere così l'apice della sua carriera. A interessarsi all'articolo sono stati in primis l'attore Robert Redford, che da produttore ne ha acquisito i diritti e ha affidato il successivo adattamento cinematografico a uno dei nomi emergenti di Hollywood, il regista David Lowery. "Ho cercato di mettere da parte il lato giornalistico della vicenda per concentrarmi su una sorta di moderno western con al centro un eroe che vive negli anni Ottanta, il decennio prima che i dispositivi mobili e internet cambiassero per sempre la vita di tutti. In quel periodo si viveva ancora tutti con meno fretta e si aveva più spazio per nascondersi: la commistione delle due cose ha reso la vicenda di Tucker affascinante agli occhi di un'intera nazione. Mentre veniva inseguito, anche Tucker inseguiva qualcosa: un'ultima possibilità per vivere felice e con l'amore, anche se ciò comportava necessariamente essere un fuorilegge. Ciò che ha reso la sua vicenda particolare è l'allegoria che la sua figura di ladro ha intrinseca. Rubare banche non è forse una forma d'arte in cui bisogna essere intransigenti e pretendere il massimo da se stessi, sacrificando sentimenti, relazioni e vita privata?", ha sottolineato il regista.
Il cast
A dirigere The Old Man & the Gun è David Lowery, regista e sceneggiatore statunitense. Nato nel 1980 a Milwaukee, Lowery è il maggiore di nove figli ed è stata la sua famiglia numerosa a portarlo a interessarsi delle varie sfaccettature dell'essere umano, facendo nascere in lui il desiderio di raccontare storie. A… Vedi tutto
Il film non offre molto, se non il piacere di vedere ancora sul grande schermo Robert Redford e Sissy Spacek, due illustri decani del mestiere ostinati a non mollare, e sono ancora meglio di tanti giovani colleghi.
Leggero, funziona la narrazione, e anche il ritmo, volutamente sincopato. Da buon purosangue quale è, Redford sa gestire allo stesso tempo la sostanza e il contorno della storia. Pregevole
Sembra davvero impossibile sipossano rapinare così facilmente tutte queste banche... Un Redford sempre in forma, ma forse troppo 'corrugato' anche se perfetto nel ruolo. 7
Come quasi sempre per i "tratti da una storia vera" non convince; film poco convincente e non emozionante. Con l'età la maschera di Redford ricorda quella di Boris Karloff.
Storia vera presumo da noi semi-sconosciuta comunque Film godibile anche se ogni tanto stanca ma comunque come ultima Interpretazione buona di Robert "Condor" Redford vale la pena visionarlo.voto.6.
Caro Redford, posso capirti se davvero chiudi qui la carriera d'attore: ci resta il ricordo di un gentiluomo. Gentiluomo anche l'uomo vero - non personaggio di fantasia - che interpreti. È Forrest Tucker, non sparò mai ma la sua vita è stracarica di emozioni, che ci sono mancate quasi in toto, chissà che pensa lui del film....
Film piacevole basato su una storia vera.. regia e sceneggiatura senza infamia e senza lode.. R.R. sempre affascinante.. è il meglio del film.. per una serata rilassante.. voto 6
Redford & Spacek, due grandi che da soli reggono una specie di film biografico ma che, a mio avviso, pretende che partecipino - più del dovuto - con una parte reale di se stessi. Un buon film, ma C. Affleck che non cambia mai faccia non mi piace. Me ne farò una ragione.
Speriamo che Redford faccia un altro film, chiudere la carriera con questo sarebbe ingiusto persino per lui. Tanto varrebbe ricordarlo per il cameo negli Avengers.
Film piuttosto di maniera, impreziosito però da un Robert Redford ancora eccezionale. Proprio la sua presenza lo rende da vedere, molto più di una trama per nulla strabiliante
è uno dei film - "la cui storia è in gran parte vera" - più posticci mai realizzati. stanco e un po' patetico, Redford fa di tutto per fare il "simpaticone", ma sembra proprio una copia sbiadita di se stesso. anche Affleck e la Spacek (per non parlare di Waits) fanno un po' fatica a dar vita ai loro personaggi. il tracollo è salvato dal mestiere.
The Old Man & the Gun è uno spasso di film, con un regista in gran forma (David Lowery) che fa proprio il mood scanzonato ed il tono farsesco del suo magnetico e bizzarro protagonista, senza farne un'agiografia né giudicarlo. Gigantesco Redford.
Festa del Cinema di Roma – Selezione ufficiale.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non è neanche colpa sua, semplicemente è fatto così e non possiede la formula per cambiare, tanto da proseguire imperterrito sulla rotta prestabilita fino all’intervento di forze superiori alla sua volontà. E anche se così fosse, non è detto che la scritta… leggi tutto
Questa volta parlerò in prima persona per rispetto di tutti coloro che, edificati da questo film, non devono in alcun modo pensare che uno stile impersonale li voglia rappresentare.
Prese dunque le dovute distanze dal grande coro osannante, colpevolmente incurante dei gridolini di fiera deprecazione che mi pioveranno addosso, voglio partire da Flaubert e dal felice lampo di… leggi tutto
La vera storia, leggermente romanzata, di un incallito fuorilegge operante nell’America di qualche decennio fa, Forrest Tucker, evasore e rapinatore di banca seriale, ma sempre con modi da gentiluomo che disorientavano e incantavano le stesse vittime. Il film si concentra sugli eventi del 1981, quando il sessantenne Forrest (nel film è invecchiato di una decina…
L’avevo già scritto, ma come fa uno, un attore, a vedere come recita Redford e pensare un giorno di arrivare lì vicino? Impossibile. Un attore potrebbe pure demoralizzarsi, nel confronto, e mollare tutto. E non basta, più passa il tempo, più Robert Redford migliora (ma ha detto che dopo questo film si ritira, mah, stiamo a vedere). Qua per dire regge da solo un…
Il canto del cigno di Robert Redford, nei panni di un romantico bandito-gentiluomo, boss di un trio di attempatissimi ladri, così garbato e compito che i cassieri rapinati in giro per gli States, sedotti dal suo sorrisone piacione, fanno a gara per riempirgli il sacco di grana. Romantica anche la idealizzazione del furto come filosofia di vita, come prova di coraggio e unico modo per…
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Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...
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Redford rappresenta quasi un'eccezione a Hollywood, è uno dei pochi attori che col tempo è riuscito a peggiorare anziché il contrario. Non che negli anni d'oro fosse un mostro di bravura ma la bellezza e quel sorrisetto malizioso lo aiutavano parecchio, adesso è ridotto all'ombra di se stesso, un cumulo di rughe che vaga per il set con un'espressione fissa e due o tre…
Siamo negli Stati Uniti, negli anni settanta, Forrest Tucker, non personaggio di fantasia, ma persona realmente esistita, era un rapinatore di banche per cosi dire,seriale, ma al contrario della maggior parte dei suoi “colleghi” non era feroce o sanguinario anzi, aveva un suo stile molto personale e affabile, un ladro gentiluomo, che non spaventava mai le sue vittime, non usava armi,…
Così e così. "The Old Man and the Gun" è fiacco , seppur ben recitato, i personaggi hanno poco spessore: la migliore è Sissy Spacek. Casey Affleck è sprecato , svogliato e anche un po' patetico nei panni dello sbirro che si mise sulle tracce di Forrest Tucker, rapinatore davvero esistito capace di oltre una quindicina di fughe da penitenziari e di un…
The Over the Hill Gang: tramano, tramano, sulla collina... Un compagno lo tradirà, l'altro è ancora “at large”, lui continua a coltivare il proprio “solco lungo il viso”, quello che ti viene quando vivi facendo ciò che ti piace fare (dalla parte giusta o da quella sbagliata).
Alla sua opera quinta dopo…
Ebbene, oggi vi parliamo di Old Man & The Gun. Ovvero dell’ultima pellicola in assoluto con Robert Redford, prima del suo addio definitivo dalle scene perlomeno attoriali.
Già questo basterebbe per poter affermare che Old Man & The Gun, a prescindere dalla sua qualità cinematografica, peraltro assai lodevole, infatti lo sottolineeremo nelle righe…
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Commenti (25) vedi tutti
Un piccolo grande film, malinconico senza ruffianerie, dove splendono per l’ultima volta le stelle di Robert Redford e Sissy Spacek.
leggi la recensione completa di Dario1966Il film non offre molto, se non il piacere di vedere ancora sul grande schermo Robert Redford e Sissy Spacek, due illustri decani del mestiere ostinati a non mollare, e sono ancora meglio di tanti giovani colleghi.
commento di moviemanLeggero, funziona la narrazione, e anche il ritmo, volutamente sincopato. Da buon purosangue quale è, Redford sa gestire allo stesso tempo la sostanza e il contorno della storia. Pregevole
commento di Gibbon92Sembra davvero impossibile sipossano rapinare così facilmente tutte queste banche... Un Redford sempre in forma, ma forse troppo 'corrugato' anche se perfetto nel ruolo. 7
commento di BradyBel film, Redford poi in due ore... è come andare in accademia, per un attore.
leggi la recensione completa di tobanisCome quasi sempre per i "tratti da una storia vera" non convince; film poco convincente e non emozionante. Con l'età la maschera di Redford ricorda quella di Boris Karloff.
commento di gherritStoria vera presumo da noi semi-sconosciuta comunque Film godibile anche se ogni tanto stanca ma comunque come ultima Interpretazione buona di Robert "Condor" Redford vale la pena visionarlo.voto.6.
commento di chribio1Il canto del cigno di Robert Redford, che però non aggiunge molto di nuovo alla sua sterminata e gloriosa filmografia.
leggi la recensione completa di gmiglioriCaro Redford, posso capirti se davvero chiudi qui la carriera d'attore: ci resta il ricordo di un gentiluomo. Gentiluomo anche l'uomo vero - non personaggio di fantasia - che interpreti. È Forrest Tucker, non sparò mai ma la sua vita è stracarica di emozioni, che ci sono mancate quasi in toto, chissà che pensa lui del film....
leggi la recensione completa di cherubinoLento e ispirato con venature malinconiche,grande Robert...che peccato sia l'ultimo,sei stato un grande e carismatico attore.
commento di ezioFilm piacevole basato su una storia vera.. regia e sceneggiatura senza infamia e senza lode.. R.R. sempre affascinante.. è il meglio del film.. per una serata rilassante.. voto 6
commento di nicelady55Redford & Spacek, due grandi che da soli reggono una specie di film biografico ma che, a mio avviso, pretende che partecipino - più del dovuto - con una parte reale di se stessi. Un buon film, ma C. Affleck che non cambia mai faccia non mi piace. Me ne farò una ragione.
commento di PieroSperiamo che Redford faccia un altro film, chiudere la carriera con questo sarebbe ingiusto persino per lui. Tanto varrebbe ricordarlo per il cameo negli Avengers.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloFilm ispirato alle gesta del rapinatore gentiluomo Forrest Tucker. Omaggio al mitico Robert Redford
leggi la recensione completa di Furetto60The Old Man Back Again: - "Do You Ride?" - "Me? No. Never."
leggi la recensione completa di mckTroppo lento ma ben recitato . Bel cast, dialoghi carichi di ironia. Cameo di Tom Waits.
commento di almodovarianaPuro jazz....
commento di scapigliatoFilm piuttosto di maniera, impreziosito però da un Robert Redford ancora eccezionale. Proprio la sua presenza lo rende da vedere, molto più di una trama per nulla strabiliante
commento di silviodifedeè uno dei film - "la cui storia è in gran parte vera" - più posticci mai realizzati. stanco e un po' patetico, Redford fa di tutto per fare il "simpaticone", ma sembra proprio una copia sbiadita di se stesso. anche Affleck e la Spacek (per non parlare di Waits) fanno un po' fatica a dar vita ai loro personaggi. il tracollo è salvato dal mestiere.
commento di giovenostaNon si tratta di guadagnarsi da vivere. Si tratta di vivere.
leggi la recensione completa di ManuelaZarattiniNon lo faccio per guadagnarmi da vivere: lo faccio per vivere!
leggi la recensione completa di champagne1Bob superbo! Film da vedere per tutti i fan di Redford.
commento di sfrisoloFilm "stremato", come lui, come il poliziotto, come chi si aspetta un bell'omaggio alla carriera e vede uno sbiadito ritratto della terza età.
leggi la recensione completa di yumeUn film a perdere…a parte (lo strepitoso) Redford
leggi la recensione completa di siro17The Old Man & the Gun è uno spasso di film, con un regista in gran forma (David Lowery) che fa proprio il mood scanzonato ed il tono farsesco del suo magnetico e bizzarro protagonista, senza farne un'agiografia né giudicarlo. Gigantesco Redford.
leggi la recensione completa di pazuzu