Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Kathleen è una normale studentessa di filosofia. Una sera per strada viene avvicinata da una donna: è una vampira che morsicandola le trasmetterà la sua stessa brama. Da lì in avanti lo scopro di Kathleen sarà quello di cercare in tutti i modi di placare la sua sete di sangue.
Utilizzando le sempiterne creature vampire, Abel Ferrara firma un horror in bianco e nero che riesce a impressionare e a creare un'atmosfera claustrofobia pur senza uso di scene spatter o chissà quali effetti speciali. Tuttavia lo scopo di Ferrara non è solo quello di regalare qualche brivido. The Addiction è anche un film filosofico (vengono citati Sartre, Nietzsche, Kierkegaard ecc...) che si interroga sulle origini del peccato - in quest'ottica il vampiro non è che la punta dell'iceberg di tutto il male che secerne l'umanità, vedi i campi di concentramento nazisti - su cui la protagonista sta lavorando per la tesi - che appaiono spesso sullo sfondo. Il risultato purtroppo non può essere che uno: gli uomini commettono il male perché, senza scampo, sono malvagi. Strettamente collegato il discorso sulla dipendenza (addiction, appunto): Kathleen è schiava del sangue delle sue vittime, ma la sua situazione si può facilmente allargare a tutte quelle cose o sostanze - lecite o meno - che gli esseri umani non possono fare a meno di consumare in maniera compulsiva anche a costo di danneggiare gli altri e se stessi. Insomma, un film horror fuori dalle righe che si configura a tutti gli effetti anche come un meditato e riuscito film d'autore.
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