Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Un film che, più della dipendenza, tratta della sua contagiosità. Questa non risiede, come molti credono, nel meccanismo d'imitazione, bensì nella capacità di seduzione. Il vampiro miete tante vittime semplicemente perché le brama: nulla è infatti più subdolamente ammaliante di chi è portatore di un desiderio proibito, vorace e insopprimibile.
Abel Ferrara sceglie il bianco e nero perché il chiaroscuro è la tonalità della paura, del pericolo sfuggente; perché la perversione ha due facce, una solare, l'altra tenebrosa; perché il fascino del candore, combinato con l'oscurità, costituisce sempre una trappola mortale.
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