Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
A costo di essere lapidato sull’altare del cinema d’autore, devo ammettere onestamente di non amare Abel Ferrara. Non riesco proprio ad appassionarmi alle sue atmosfere morbose ed ossessive e, per quanto ne percepisca chiaramente la potenza espressiva, devo riconoscere che vedere un suo film è per me un’esperienza decisamente sgradevole. “The Addiction”, in questo senso, non fa eccezione: si tratta infatti di un’opera di fortissimo impatto, un gioco di scatole cinesi in cui il vampirismo è una metafora della tossicodipendenza che, a sua volta, è una metafora della propensione dell’umanità al male. Il film è girato in uno splendido bianco e nero e può contare sulla notevole interpretazione della protagonista Lili Taylor, eternamente in bilico tra candore e dannazione. In definitiva un film oggettivamente bello ma anche duro e disturbante e sicuramente non per tutti i gusti. L’ennesima conferma che, al di là del suo indiscusso talento, Abel Ferrara proprio non riesce a piacermi.
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