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Crash

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Crash

di axe
7 stelle

James e Catherine formano una coppia aperta ed alla continua ricerca del piacere. In conseguenza di un incidente stradale che causa la morte di una persona, il protagonista scopre di essere eccitato da tali eventi; a causa dell'incidente, finisce in ospedale, e, successivamente, entra in contatto con Helena, moglie della vittima del sinistro, anch'essa presente in quel momento ed egualmente eccitata. Il protagonista intreccia una torbida relazione con Helena e, tramite essa, entra in contatto con Vaughan, personaggio carismatico rimasto ossessionato dall'infortunistica stradale, dopo essere anch'esso scampato alla morte in occasione di un incidente. Attratti in un contesto di promiscuità sessuale e di morbosa venerazione per le vicende connesse alla circolazione dei veicoli, James e Catherine osano sempre di più fino a sfiorare la morte, come conseguenza delle loro azioni. Un film di non facile approccio, in linea con le tematiche abitualmente affrontate dal regista Cronenberg e dallo scrittore J.Ballard - da un'opera del quale e' tratto il film - descrive il rapporto tra l'uomo e la tecnologia da esso creata. I veicoli, nelle ossessioni dei personaggi, sono simboli di potenza, forza, energia inarrestabile, che ha il suo culmine d'intensità nel momento dell'incidente stradale. In questo frangente, lo strazio dei corpi, le ferite, le deformazioni, acquisiscono un particolare valore; sono la testimonianza di un fugace contatto con un indefinito "Ineffabile", un livello superiore di consapevolezza ed appagamento, secondo quanto sembra affermare Vaughan nei suoi monologhi. Se ne deduce che, essendo lo strumento che l'uomo utilizza per raggiungere tale stato di grazia - transitando però attraverso la devastazione del proprio corpo - un prodotto del suo stessa ingengo, la specie ha scelto il proprio destino, abbracciando contemporaneamente progresso e devianza. Di rilievo anche il contesto nel quale è ambientato il film, una cerchia di persone evidentemente benestanti. Non è ben chiaro da dove traggano i mezzi per la loro sussistenza, ma sembra non abbiano bisogno di lavorare. Quest'apparente libertà conduce i personaggi alla noia, ad una costante insoddisfazione, ad una sete di esperienze e di vita che cercano di quietare vivendo esperienze sempre più estreme. Il regista crea con efficacia un'atmosfera "malata". I personaggi sono amorali; assolutamente insensibili alle sofferenze psichiche connesse agli eventi tragici che "venerano". Il loro interesse è esclusivamente rivolto alle sofferenze fisiche, ed anzi ne sono attratti morbosamente, come morboso è l'aspetto di alcuni di loro; Vaughan ed i suoi portano sul loro corpo i segni del male, e sembrano trarne piacere. La conclusione del film pone un capo alle riflessioni del narratore. Rappresenta il trionfo di un nichilismo estremo, perchè gli "slanci vitali" di questi personaggi costituiscono, di fatto, una ricerca di un'ultima esperienza estrema, che altro non può essere se non la morte. Un racconto disturbante per tematiche e scene, ma meritevole di considerazione per le - seppur non necessariamente condivisibili - prese di posizione sulla natura dell'uomo ed il suo destino.

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