Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Siccome lo scambismo è insufficiente a vellicare le rispettive voglie, una coppia scopre una nuova forma di eccitamento: quella che si prova in occasione di un incidente automobilistico. Entrata in contatto con la vedova di un incidente d'auto (Hunter) e con un fotografo che ricostruisce incidenti stradali (Koates), la coppia li coinvolge in un interminabile gioco di scambi e di morte.
Il cinema dell'eccesso di Cronenberg, segnato dal mutamento antropomorfico dell'uomo ad opera della tecnologia, raggiunge qui la sua vetta, con un connubio che non avrebbe potuto essere più robusto tra eros e thanatos. L'idea dell'elemento-simbolo della modernità, l'automobile, come veicolo di voyeurismo, altro elemento topico di un'intera epoca, è interessante, anche se il merito va diviso tra il regista e l'autore del romanzo James Ballard, il quale lo scrisse proprio all'indomani della morte della moglie in occasione di un incidente d'auto. La realizzazione, tra attori totalmente inespressivi, scene che si ripetono ossessivamente e ricerca della provocazione a ogni costo, è invece peggio che deludente, artificiosa e spesso anche gratuita.
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