Espandi menu
cerca
Crash

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

Recensioni

L'autore

chinaski

chinaski

Iscritto dal 24 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 18
  • Post 53
  • Recensioni 639
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Crash

di chinaski
8 stelle

La prima sensazione guardando questo film è quella del fastidio.
Per le troppe scopate, le troppe perversioni, i feticismi vari e le immancabili deformazioni del corpo.
Poi, come per ogni film di Cronenberg, si cerca di capire, si cerca di scavare più a fondo oltre quel senso di inadeguatezza e repulsione.
Ancora una volta il regista canadese si sofferma sul concetto di ibrido.
Questa volta il corpo umano deve fari i conti con la macchina.
Cronenberg ne analizza le similitudini.
Si sofferma soprattutto sui punti in comune tra il sesso e lo scontro tra automobili.
Il crash dell’ incidente come orgasmo.
La macchina distrutta che perde liquidi (olio, benzina), il corpo umano nei suoi spasmi di piacere che perde liquidi (sperma, sudore).
L ‘ intreccio delle lamiere e quello dei corpi degli amanti.
Come se l’ uomo fosse alla continua ricerca di un modo per oltrepassare la propria limitata corporeità.
Infatti i corpi di tutti i personaggi sono segnati e mutati.
Tramite cicatrici, tramite tatuaggi, tramite apparecchiature mediche.
Il corpo per Cronenberg continua la sua lenta ma inesorabile traformazione, si appropria di tutto quello che gli sta intorno, ingloba in se stesso gli elementi a se limitrofi.
Altro discorso è quello tra il sesso e la morte.
I protagonisti affidano la loro libido all’ incidente automobilistico, ricercano in una possibile morte la loro eccitazione. Attraverso un discorso che prosegue nei secoli (la dialettica tra Eros e Tanathos) Croneneberg si spinge verso la sua attualizzazione, ovvero una dimensione meccanica propria del nostro tempo.
Poi, a mio avviso, l’ idea più originale di tutto il film. Quella di riproporrere in una dimensione performativa i grandi incidenti del passato.
Uno dei personaggi esprime la sua artisticità in questo modo, ricostruendo e rivivendo incidenti stradali (quello di James Dean per esempio).
Ricerca della morte quindi come atto di vita e atto di creazione.
Ricerca della morte per poterla superare.
James Dean è diventato un mito grazie a quell’ incidente.
Molteplici temi e molteplici intuizioni si incastrano in questo inqiuetante film.
Cronenberg è un autore unico.
Uno che attraverso le proprie mostruose visioni riesce a scavare a fondo nell’ animo umano.
Trovando molto spesso incongrue e destabilizzanti verità.
Un regista che fa cinema partendo dalle proprie ossessioni e che ci sprofonda in una natura umana ormai sempre più incapace di limitarsi in se stessa.
L evoluzione umana, passa in Cronenberg, attraverso il mutamento del corpo.
Un ibrido che si sta formando e che attinge dal mondo esterno la sua forza e le sue sembianze.
Non si sa ancora, però, se quello che ne uscirà fuori sarà un esssere umano più evoluto o semplicemente un mostro.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati