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The Strangers: Prey at Night

Regia di Johannes Roberts vedi scheda film

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La recensione su The Strangers: Prey at Night

di maghella
4 stelle

Kinsey è una adolescente problematica, i suoi genitori -Cindy e Mike- decidono perciò di allontanarla da casa per farle cambiare scuola e amicizie. Partono così, assieme al figlio maggiore Luke, alla volta di un ultimo week end in famiglia. Il quadretto famigliare però non appare molto idilliaco, i due fratelli continuano a punzecchiarsi per tutto il viaggio, fino ad arrivare ad un campeggio di roulotte gestito dagli zii di Cindy.

E' notte fonda quando arrivano a destinazione e il campeggio, essendo ancora fuori stagione, è completamente deserto, se si esclude la presenza degli anziani zii, che però sono stati appena massacrati da un terzetto composto da un uomo e due donne mascherate.

I tre sconosciuti si presentano alla porta delle loro vittime, bussando educatamente e chiedendo se è in casa una fantomatica ragazza, per poi sparire nel buio della notte lasciando sconcertati chi ha aperto loro la porta. L'incipit è necessario per provocare nelle vittime un senso di disagio e per metterle sulla difensiva. A scoprire i cadaveri degli zii sono i due fratelli, che cercano disperatamente di avvertire i loro genitori per chiamare aiuto. Inizia così la lunga notte dei massacri per la famiglia “perfetta”, che si ritrova a dover combattere contro tre spietati, assetati di sangue.

A nulla valgono le suppliche, le richieste di aiuto, non c'è un motivo per il massacro, quindi non c'è alcuna possibilità di salvezza per le vittime che cadono così sotto i colpi efferati dei tre assassini. Dopo una fuga disperata i due fratelli riescono però ad avere la meglio, e il finale è ovviamente a doppia, tripla, quadrupla sorpresa, con il risultato che non sorprende affatto.

Un gran buco nell'acqua il sequel del più fortunato “The strangers” di ben dieci anni prima. Dopo tutto questo tempo a ricordare il primo film rimangono solo le tre maschere degli assassini, niente di più. Nulla che racconti cosa e chi siano i tre sconosciuti, o perché facciano tali massacri, l'unico motivo che avrebbe giustificato un ritorno di un titolo tanto apprezzato negli anni '2000. Sul finale, che è il vero punto debole del film, si vira a fare dei tre assassini una sorta di entità sovrannaturale, soprattutto dell'uomo (ovviamente), che non muore mai nonostante esplosioni, colpi in testa, pugnalate in zone mortalissime per chiunque, lui si ostina ad inseguire la sua ultima vittima senza proferir parola, ma spinto solo da una oscura forza del male. E quindi? Quindi una gran noia negli ultimi 15 minuti che rasentano il ridicolo in più e più punti.

Nonostante tutto il film ha un buon incipit, crea delle belle aspettative, che purtroppo non soddisfa.

Ci sono spunti interessanti che non vengono assolutamente sviluppati, tutto quello che nel primo film risulta intrigante nel secondo non riesce a soddisfare la visione. Se si fa un sequel dopo molto tempo si ha il dovere di dare delle risposte, di sfruttare il canovaccio narrativo iniziale per poi, però, svilupparlo con intelligenza, altrimenti rimane un film monco che fa solo rimpiangere il primo.

 

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