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Irma Vep

Regia di Olivier Assayas vedi scheda film

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La recensione su Irma Vep

di darkglobe
9 stelle

Irma Vep dovrebbe essere considerato un piccolo gioiello cinematografico e per certi versi un film verità sul cinema.

Irma Vep è un film di Olivier Assayas realizzato in 16mm che ha come ambientazione un set cinematografico e che affronta il delicato tema del modo in cui si gira un film, al pari dei suoi ingombranti predecessori 8 e mezzo di Federico Fellini ed Effetto Notte di François Truffaut. Ma, al contrario dei suoi predecessori, qui si tratta di un film semplice ed autoconsistente, che sviluppa la propia trama su poche e ben definite direttrici.
Una disorientata attrice di Hong Kong (Maggie Cheung), ingaggiata per recitare il ruolo di protagonista nel rifacimento di Les Vampires, un vecchio film a episodi muto di Feuillade del 1915, affronta il caos di una casa di produzione francese e dopo poco tempo, in virtù della sua grazia e della sua attitudine ad interagire con gli altri, finisce per diventare il cardine intorno al quale si snodano le relazioni col regista, con l'intero cast e con una eccentrica costumista.
Il regista René Vidal è interpretato da Jean-Pierre Léaud, l'attore icona di Truffaut, quale esplicito riferimento alla Nouvelle Vague. Irma Vep rappresenta anche una escursione simbolica che attraversa in maniera un po' scomposta la storia del cinema: inizia con i pioneristici ed evocativi film muti; volge lo sguardo agli scenari emergenti del cinema asiatico quale nuova fonte di ispirazione per la scuola cinematografica occidentale; cita con affetto e nostalgia i superati film documentaristici a tematica sociale; fa i conti con gli effetti speciali e la struttura muscolare del mainstream americano con cui si producono film spettacolari e di cassetta, al cui cospetto paiono per certi versi sorpassati i modi seriosi ed intellettualistici di certo cinema francese di qualità, pensosamente in cerca di nuove strade; termina con una inaspettata soluzione cerebralista del film girato da Vidal, un colpo di genio un po' beffardo che diventa un omaggio al cinema sperimentale ed una sorta di rivalsa per il povero regista, dilaniato tra voglia di riscatto personale ed esigenze poduttive di mercato, forse una possibile strada di innovazione per il vecchio modo francese di far cinema.
Irma Vep dovrebbe essere considerato per questo motivo un piccolo gioiello e per certi versi un film verità sul cinema.
La musica dei Sonic Youth fa parte della colonna sonora per la scena topica del film in cui Maggie si vampirizza. Faranno seguito altre collaborazioni tra Assayas e i Sonic Youth, tra le quali val la pena di ricordare il documentario Noise e la colonna sonora del notevole Demonlover.

Tocca dire che, nonostante sia solo del 1996, in Italia Irma Vep ha subito già due doppiaggi. Mentre il primo, quello della distribuzione Cecchi Gori, rispettava, la doppia lingua (francese ed inglese), limitandosi alla traduzione vocale in italiano del solo francese e sottotitolando i dialogi in inglese tra la troupe e l'attrice di Hong Kong, nel ridoppiaggio viene tutto riportato all'italiano, con un appiattimento delle lingue che azzera un elemento chiave del plot incentrato sulle difficoltà di comunicazione, pur evidente nella prima versione.
Nonostante il film sia come scrivevamo un semplice 16mm, le recenti rimasterizzazioni hanno restituito all'opera tutta la sua suggestione estetica.

Maggie Cheung

Irma Vep (1996): Maggie Cheung

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