Regia di Kiff Scholl vedi scheda film
Scult del 2009 che omaggia il cinema a basso costo di spionaggio degli anni'60 che era in voga in Sud America e in Messico. La mossa vincente, oltre che alle tre protagoniste femminili, è quello d'aver spacciato il tutto come un prodotto vintage pieno di nomi fittizi...Il cinema nel cinema, in poche parole.
Pellicola che omaggia i B-movie (ma anche gli Z-movie) di spionaggio degli Anni '60, specie quelli sudamericani e messicani, che, ai tempi risutavano più "ruspanti" e trasgressivi degli 007 all'italiana visto che, tavolta, i protagonisti principali erano delle belle attrici/modelle/cantanti che rimpiazzavano i soliti maschi colleghi palestrati sostituti di Sean Connery. Il regista Kiff Scholl, che nei titoli di testa si firma, ironicamente, Fernando Fernandez (che dal nome sa di falso un miglio), si diverte a immergere le improbabili Kelsey Wedeen e Rebecca Larsen in situazioni spionistiche assurde (non dimentichiamoci che questo film è una parodia di un sottogenere in voga cinquant'anni fa e ogni gag è lecita), citando (involontariamente?) il Jesus Franco di "SADISTEROTICA" (peccato che qui di situazioni erotiche e di nudi femminili non ce ne siano, anche se ci sono scene, altrettanto sexy, dove le protagoniste fanno la doccia, o il bagno) e "BESAME, MONSTRUO" (per via della setta satanica che compare a metà film), ma anche del cinema a super-basso costo di Ed Wood. Salvabile solo per le belle protagoniste, la cattiva Kimberly Atkinson, con tanto di tuta nera alla Modesty Blase e frusta da dominatrice, e per l'idea davvero stravagante di un film moderno americano spacciato per prodotto esotico e vintage. I bikini del titolo appaiono solo nella scen, ambientata in un party in piscina- Le due eroine si muovono ancheggiando come il Jack Sparrow di Johnny Depp perché qui nessuno si vuol prendere sul serio, nemmeno il Randolh Mantooth della soap opera "QUANDO SI AMA" di alcuni anni fa, nel ruolo dell'ambasciatore inglese, e l'ex-tenente Checov di "STAR TREK LA SERIE CLASSICA" Walter Koinig nel ruolo di un russo. L'omaggio ai look che furono in "BARBARELLA" e "MODESTY BLAISE - LA BELLISSIMA CHE UCCIDE" può dirsi riuscito, ma mai quanto al cinema sudamericano/messicano degli anni'60, visto che soltanto il nome dell'attore Gregorio Peck del cast fittizio (che recita il ruolo di un James Bond latino, baffino e latin lover, rivale delle due ocheggianti protagoniste) rischia di rimanere impresso nella mente come un chiodo piatato nella parete da un martello (in verità, anche il "geniale regista" Fernando Fernandez). Insomma, è un voluto brutto omaggio al cinema brutto di spionaggio che fu....praticamente un film imperdibile!
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