Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Tratto dall'omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra, Sleepers è un racconto di buona fattura, a mio avviso da alcuni ingiustamente sottovalutato, che affronta i grandi temi della lealtà, dell'amicizia e della vendetta. Preferisco sorvolare sulle diatribe circa l'attendibilità degli eventi ivi narrati, che a detta dell'autore sarebbero autobiografici. A me interessa soltanto che siano abbastanza verosimili negli intenti, senza per questo avere l'intenzione di crocifiggere tutti quei buchi nella sceneggiatura che, purtroppo, sono comunque presenti.
Buona la prova da parte del cast. In particolare, vorrei citare alcuni fra i comprimari. Confermo che Kevin Bacon (Sean Nokes) pare sempre più a suo agio nei ruoli malvagi, rispetto a quelli positivi. E qui lo dimostra ancora una volta, con successo. Robert De Niro (Padre Roberto "Bobby" Carillo) ci restituisce un'ottima interpretazione, come sacerdote e mentore dei protagonisti, intensa e credibile. Dustin Hoffman (Danny Snyder) incarna alla perfezione l'avvocato che nessuno vorrebbe mai avere e infine compare pure il nostro Vittorio Gassman (King Benny), sempre professionale.
Ho apprezzato quest'opera e l'ho pure rivista in più di un'occasione. Si tratta di una storia che non può lasciare indifferenti, perché è brutale, straziante, orribile e angosciosa. Che sia autentica oppure no è irrilevante. Il motivo? Si può essere certi che qualcosa di molto simile a quanto accade a questi ragazzi si sia realmente verificato da qualche parte nel mondo, più di una volta. E questo per me è più che sufficiente.
Quattro ragazzi finiscono in riformatorio per una bravata che causa il ferimento di un uomo. Vengono condannati a 18 mesi, durante i quali subiscono ogni genere di maltrattamento e abuso da parte delle guardie. Dodici anni dopo, un incontro casuale offre loro la possibilità di vendicarsi.
Basta dire che è curata da un grande maestro, John Williams. Non sarà fra i suoi capolavori, ma funziona.
Mi è piaciuto così.
Nella media, senza infamia e senza lode, si avvantaggia delle tematiche forti per emozionare lo spettatore.
Molto bravo nell'impersonare l'avvocato Danny Snyder. Fra i migliori nel film, ovviamente.
Sa rendere odioso e perverso il suo personaggio, Sean Nokes.
Padre Roberto "Bobby" Carillo, recitato con il talento sempre di ottimo livello che lo contraddistingue. Al top!
Distinto. Dota l'anziano boss King Benny del giusto carisma.
Carol Martinez, la sola e unica ragazza (da adulta) del gruppo. Interessante.
John Reilly, uno dei quattro ragazzi, da adulto. Valido e impegnato.
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