Regia di Barry Levinson vedi scheda film
A parte la questione morale,che come nel contemporaneo "Il momento di uccidere", arriva a giustificare la giustizia privata come azione liberatoria,e la discreta qualita'della messinscena,si assiste a "Sleepers" con un parziale senso di delusione che aumenta nella seconda parte,quella del processo e della presenza piu'netta delle star consacrate come DeNiro e Hoffman.Citando spesso "Il conte di Montecristo", Levinson dirige senza colpi d'ala un cast da grandi occasioni un film migliore,appunto,nella prima meta',quella in cui si narrano le avventure,per strada,e le sventure,nel carcere minorile,della piccola gang.Il film accusa momenti di stanchezza proprio quando entrano in gioco i "titolari",quelli che attirano il pubblico.Non per demerito degli attori,che pur non facendo faville,danno prove apprezzabili(una spanna in piu'per Bacon e Hoffman):semmai per il tiepido coinvolgimento emotivo,fondamentale in una pellicola del genere,e per una sceneggiatura che procede un po'a rilento verso un finale abbastanza prevedibile.
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