Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Dopo i numeri, le lettere, o meglio, gli ideogrammi giapponesi. Questa via di mezzo tra il rebus e la sciarada, sontuosamente fotografata, si risolve in un gioco intellettualistico fine a sé stesso, dove gli intrecci - poco nuovi - tra eros e thanatos si ammantano di una estetica vagamente new age. A mio modestissimo parere, il peggio di Greenaway.
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