Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
VOTO : 5+.
I tempi cambiano in maniera quasi inesorabile e la Wertmuller cade, e non è nemmeno la prima volta (almeno in generale), nell’errore di voler richiamare un suo vecchio successo, senza riuscire ad essere convincente (per l’appunto i tempi cambiano ed aggiornarsi, senza scadere nel volgare/patetico, non è mai facile).
Tonino (Tullio Solenghi) è un comunista convinto che prende una cotta per la parrucchiera Rossella (Veronica Pivetti), fervida sostenitrice della lega, che per concedersi sessualmente esige la sua completa conversione politica.
Intanto Svanin (Gene Gnocchi), amico fidato di Tonino, gli fa capire che gli ideali si possono anche accantonare quando si parla di sesso.
Sceneggiatura debolissima, ma comunque al passo con i tempi (ahinoi scialbi, ma sarebbe giusto sbeffeggiarli); l’idea di mescolare sesso e politica, sfruttando per giunta i connotati dell’ambiente scelto, è moderna, ma la proposizione è un po’ scialba e rozza nei modi (del tutto similare ad un prodotto televisivo di medio basso lignaggio).
Obiettivamente qualche risata grassa c’è, soprattutto grazie a Gene Gnocchi ed un minimo di divertimento è garantito, ma comunque è troppo poco per poter giustificare un film come tale che invece odora troppo di operazione superficiale.
Insomma manca la vera cattiveria sociale (e ce ne era da tirare fuori, bastava solo volerlo), ciò che si vede sa più di farsa, per giunta anche edulcorata e quindi accomodante.
Nel complesso è un film un (bel) po’ scialbo, il cinema, che sia farsa o meno, si dovrebbe comunque fare sempre in altro modo.
Peccato soprattutto perché le diversità di vedute potevano dare il là ad evoluzioni ben più accattivanti e divertenti.
Sprecato.
VOTO : 5+.
Lontana dai giorni migliori.
VOTO : 5.
Alquanto opaco.
VOTO : 5.
Quasi irritante.
VOTO : 6.
Qualche lampo di simpatia per lui.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta