Nel 1892 Max, Eugen ed Emil Skladanowsky, tre fratelli artisti dilettanti, senza nessun sostegno,avevano già prodotto "fotografie viventi"; mentre sei settimane prima della storica prima dei fratelli Lumière - il 1º novembre 1895 - proiettarono a Berlino otto brevi scene attraverso un marchingegno di loro invenzione chiamato Bioskop. Il loro proiettore non era certo all'altezza di quello dei Lumière, ma funzionò. A cento anni di distanza, Wim Wenders, con la fattiva collaborazione degli studenti di cinema di Monaco, riporta alla luce la clamorosa rivendicazione: la Settima Arte, l'abbiamo inventata noi tedeschi! Il film, dunque, si presenta come una specie di documento storico in forma di fiction alla maniera del cinema muto con una seconda parte interamente dedicata alla novantunenne Lucia, figlia di Max, tuttora lucida e ricca di ricordi. Bianco e nero argentato, scarti temporali di delicata eleganza e un'aria da omaggio affettuoso con punte di sbarazzino sciovinismo.
Scritto e girato da Wenders in collaborazione con gli allievi di un istituto cinematografico, questo I fratelli Skladanowsky è metà fiction, in cui si ripercorrono le gesta dei protagonisti del titolo, e metà documentario che propone un'interessante intervista con la figlia di uno dei fratelli, ultranovantenne ma ancora lucidissima. Ecco così che alle memorie dell'arzilla nonagenaria si… leggi tutto
Scritto e girato da Wenders in collaborazione con gli allievi di un istituto cinematografico, questo I fratelli Skladanowsky è metà fiction, in cui si ripercorrono le gesta dei protagonisti del titolo, e metà documentario che propone un'interessante intervista con la figlia di uno dei fratelli, ultranovantenne ma ancora lucidissima. Ecco così che alle memorie dell'arzilla nonagenaria si…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
Wenders con l'intento di omaggiare "tutti i pioneri semisconosciuti della settima arte" ripercorre, con questo film metà documentario, metà fiction, le vicende dei tre fratelli Skladanowsky, che con il loro bioscopio anticiparono il più "raffinato" cinematographe dei Fratelli Lumière.
Le sequenze ambientate nel passato sono messe in scena con grande perizia filologica e uno stile visivo…
Documentario o film biografico?
Un po' delle due cose messe insieme.Wenders rende anche omaggio al cinema muto.Ma la carne a fuoco è troppa,e l' autore forse non sa nemmeno lui cosa vuole davvero.Fortunatamente non si prende troppo sul serio,e a volte riesce anche ad essere gradevole. VOTO 5 ½
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