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Lucrezia Borgia

Regia di Lorenzo Onorati vedi scheda film

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La recensione su Lucrezia Borgia

di mm40
1 stelle

Lussuria e intrighi, sul finire del XV secolo, alla corte dei Borgia.

 

“Una storia d’amore e di crudeltà inaudite come solo le donne sanno realizzare”, promette la didascalia in apertura; effettivamente però negli appena tre quarti d’ora di durata della pellicola – versione softcore, mutilata delle scene hard – di violenza non c’è quasi traccia, mentre per quanto riguarda l’amore… bè, come si sarà facilmente intuito, quello abbonda, sebbene soltanto in forma puramente carnale, in una lunga serie di accoppiamenti pressochè casuali ambientati alla corte dei Borgia, alla fine del Quattrocento. Sul ruolo delle donne, infine, poco da dichiarare: un ruolo più spesso passivo che attivo, ma decisamente fondamentale per l’economia del lavoro di Lorenzo Onorati. Al quale nei titoli di testa viene accreditata la “idea” del film (il soggetto, presumibilmente), mentre in quelli di coda si cita Marco Colibazzi come collaboratore alla sceneggiatura e alla regia; i dubbi che la sceneggiatura (che a questo punto dovrebbe essere stata scritta dal regista) sia un vago canovaccio più che un copione vero e proprio, alla visione dell’opera si fanno insistenti. Onorati aveva d’altronde già una quindicina d’anni di esperienza nel campo della cinematografia per adulti, con titoli del calibro di Quella porcacciona di mia moglie (1981), Detective transex (1988) e Donne in calore per stalloni di lusso (1990); davanti alla macchina da presa compaiono interpreti adeguatamente scelti fra coloro che bazzicano l’ambiente, con ampia prevalenza di nomi femminili come il genere impone: Lucia Prato, Gala Orlova, Carmen Di Pietro sono i principali, con un ruolo laterale riservato all’incolpevole Paul Muller. Confezione abbastanza sciatta, narrazione zoppicante: tutti difetti di minima importanza, in questo contesto. Leggenda vorrebbe che una giovane Sabrina Ferilli fosse coinvolta nel cast: nella versione soft pare che non sia così. 1,5/10.

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