Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
Un discreto noir ...
Anni '50 , la squadra speciale ( fin troppo speciale ! ) della Polizia di Los Angeles indaga sulla morte di una bella ragazza e si trova immischiata in un caso che riguarda la sicurezza nazionale ... Il regista neozelandese Lee Tamahori, dopo il successo di " Once were warriors " , debutta a Hollywood con questo film noir molto ambizioso . Si tratta di una storia intrigante , anche se non originalissima , che riesce a mantenere desto l' interesse dello spettatore per tutta la sua durata . E' abbastanza evidente che Tamahori ha avuto a disposizione un gran bel budget . Si capisce dalle ottime ambientazioni e dai bei costumi , che ricreano una riuscita atmosfera d' epoca , ma soprattutto da un cast sin troppo ricco , che costringe attori di fama a particine secondarie se non inutili . Il truce protagonista è il tosto Nick Nolte , ma intorno a lui ruotano un sacco di nomi di spicco , sia sul versante maschile ( John Malkovich , Chazz Palminteri , Treat Williams , Bruce Dern , Daniel Baldwin , Michael Madsen , William Petersen , Chris Penn , Andrew McCarthy , Rob Lowe e scusate se vi sembra poco ! ) , sia su quello femminile ( in cui spiccano un' intensa Melanie Griffith ed una prorompente Jennifer Connelly ! ) .
In questo film in pratica non ci sono personaggi totalmente positivi ( con l' eccezione di quello della Griffith ) , anzi , tutti si sentono come minimo al di sopra della Legge , dai poliziotti troppo violenti al FBI ed all' Esercito che cercano di insabbiare l' indagine , alla stessa vittima , che faceva il mestiere più antico del mondo . Buona la regia di Tamahori ed efficace la luminosa fotografia di Haskell Wexler, per una pellicola un po' lenta ma gradevole che sembra ispirata alle atmosfere di James Ellroy . Per me vale un 6,5 .
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