Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Durante la Grande Depressione, i tre fratelli newyorkesi Tempio si ritrovano in occasione della morte di Johnny (Gallo), il più piccolo di loro. Ricordano così i diversi momenti della vita di ciascuno: il morto era un mafioso comunista velleitariamente intenzionato a conciliare racket e sindacati. Ray (Walken) è il più anziano, assetato di vendetta. Cesarino detto Chez (Penn, premiato con la coppa Volpi a Venezia per la migliore interpretazione non da protagonista) è invece uno psicolabile aggressivo dalla furia omicida. Quando scoprirà che a uccidere il fratello non è stato un membro della gang rivale ma un ragazzetto qualunque infastidito dal congiunto, Chez compirà un massacro nel quale perderanno la vita familiari e lui stesso. Segnalato come il più lineare e convenzionale dei lungometraggi di Ferrara, il film scritto e sceneggiato da Nicholas St.John - collaboratore abituale del regista - mostra una struttura altrettanto rapsodica dei precedenti, contando tuttavia su una maggiore destrezza registica. La storia degli oriundi italiani che esportano mafia a New York è però risaputa e la mancanza pressoché totale di originalità non conferisce certo spessore ad un racconto gratuitamente violento come è nei parametri del regista.
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