Regia di Eugène Green vedi scheda film
35 TFF - ONDE
I barbari sono alle porte: i depositari delle culture e delle tradizioni della civiltà europea sono costretti a chiedere riparo entro le porte del castello.
Un re giusto e diplomatico apre loro le porte e fornisce loro la protezione per riuscire a passare indenni la notte buia e minacciosa, durante la quale un antico testo occitano fornirà loro la possibilità di evocare il male e l'eventualità di ricacciarlo dove venuto.
Passata la notte, il giorno porterà ottimismo e speranza, rappresentate da progetti di filiazioni e di nuovi parti gemellari all'orizzonte.
Un nuovo progetto sottoposto a Eugène Green da una scuola teatrale di Tolosa viene colto dal maestro a patto che gli alunni accettino di girare un vero e proprio film, che lo stesso autore, per sua stessa dichiarazione ed ammissione, annette per coerenza e stile al fulcro portante della propria cinematografia.
Ne scaturisce un opera astratta ma di grande attualità, una sorta di monito confinto a rifuggire quel processo di estrema globalizzazione che ci sta portando via anche gli idiomi locali a vantaggio di un inglese commerciale e tecnologico che appare inevitabilmente refrattario a tutto ciò che è arte e tradizione.
Green coinvolge gli attori sottoponendoli alla recitazione di un testo in Occitano che scandisce e mette in rima un francese arcaico di grande fascino e musicalità, entro un'opera affascinante che fa viaggiare la mente entro percorsi di ribellione contro tutte le spinte volte ad appiattire verso il basso e a trascurare quello che è stata la nostra preziosa antica tradizione culturale neolatina.
Un'altra occasione propizia per farsi incantare dallo stile unico e prezioso di un'autore puro che non scende ne scenderà mai a facili compromessi.
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