Regia di Jacopo Quadri vedi scheda film
TFF 35 - CONCORSO TORINO 35
"Io li conosco da quando sono nati, li vedevo mentre la loro madre, piccina con quelle braccette, li portava per mano qui davanti a casa. Sono fratelli gemelli, non "coppiaioli".
Ove per "coppiaioli" la simpatica vicina intende i gemelli monozigoti: ma non è il caso di Lorello e Brunello, che il celebre montatore Jacopo Quadri riprende nell'instancabile variegato lavoro di agricoltori ed allevatori di ovini, che li occupa quotidianamente durante le quattro stagioni, riprese cronologicamente dall'estate sino alla successiva primavera.
Ne scaturisce un interessante, realistico e per nulla effettato lavoro di documentazione delle fatiche della terra, che spingono talvolta i due operosi instancabili fratelli a tirare bilanci piuttosto sconfortanti, soprattutto ogni volta che si considera o prova a valutare, come è corretto che sia, la fatica, in debita aggiunta al rendiconto costi ricavi di una annata di lavoro.
Sorretto da inquadrature elaborate molto accattivanti ma realiste, e da singole riprese molto efficaci, oltre che da un montaggio egregio, come è normale che sia tenendo conto dell'estrazione professionale dell'autore, Lorello e Brunello sfugge i singoli protagonismi ed individualismo per fornirci un ritratto realistico e mai troppo disincatatato della fatica della terra, con le sue incognite e le incertezze che rendono spesso apparentemente vane le fatiche ed i sacrifici accumulati. Strepitosa e acchiappa-scena la anziana vietuosa e tenace vicina che, con la sua verve, ruba la scena ad ognuno e ci regala massime e concentrati si saggezza imperdibili e di grande presa, anche emotiva.
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